Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dall'Italia le superfici anti-ghiaccio

Dall'Italia le superfici anti-ghiaccio

Scoperto il meccanismo che rallenta la formazione della brina

TRENTO, 26 marzo 2024, 12:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono nate in Italia le superfici che rallentano la formazione del ghiaccio facendo saltare via le gocce di acqua prima che congelino. Pubblicato sulla rivista Acs Nano, il risultato si deve alla ricerca condotta da Università di Trento, con Giuseppe Di Novo e Nicola Pugno del Laboratory for bioinspired, bionic, nano, meta materials & mechanics del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e meccanica, e da Alvise Bagolini dell'unità Micro systems technology del center for sensors and devices della Fondazione Bruno Kessler.
    I ricercatori hanno progettato e fabbricato su silicio dei microconi troncati coperti da un manto nanostrutturato e idrofobo. Così le microgocce di rugiada crescono per condensazione confinate tra i coni, separate le une dalle altre, e assumono una forma allungata. Prima di trasformarsi in ghiaccio, si autoespellono dai coni, venendo di fatto lanciate in aria. Il team di ricercatori ha studiato il salto della goccia e ha dimostrato che l'auto-eiezione rallenta il processo di congelamento. I numerosi salti creano una zona di svuotamento, una sorta di pista taglia-ghiaccio che frena l'avanzamento della brina. Il risultato dello studio è che strutture divergenti con bagnabilità uniforme facilitano l'autoespulsione dei liquidi. E che possono essere dunque impiegate per progettare e realizzare sistemi anti-ghiaccio.
    "La sfida è quella di dotare di queste proprietà altri materiali come l'alluminio, il titanio, l'acciaio e i polimeri", spiega Nicolò Di Novo, attualmente assegnista di ricerca al Dicam.
    Lo studio, che è stato finanziato dalla Commissione europea nell'ambito del progetto "Boheme" e dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal ministero dell'Università e della ricerca tramite il progetto "Stream", può essere applicato nel settore degli aeromobili, ma anche nella progettazione delle pompe di calore (per esempio di auto elettriche), di refrigeratori industriali e di linee di trasmissione dell'alta tensione in zone di montagna.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza