Un'ora di incontro a Palazzo H per
risolvere il cortocircuito tra le Fiamme Oro e la federazione
italiana del taekwondo. Al centro del dibattito una circolare
del ministero dell'interno di qualche giorno fa che sospendeva
Claudio Nolano e Giovanni Lo Pinto (rispettivamente dt e vice
della nazionale italiana di taekwondo) dalla Fita per "la
razionalizzazione dell'impiego delle risorse e delle Fiamme
Oro". Una decisione che era stata contestata anche dal sindacato
di Polizia Coisp, e soprattutto un problema non di poco conto
per la federazione in vista di Parigi. La situazione, dopo oggi,
ha trovato una soluzione, grazie alla mediazione di Giovanni
Malagò, per non interrompere il lavoro dei due tecnici e dunque
la preparazione in vista degli Europei e delle Olimpiadi. "Era
nell'interesse di tutti trovare una soluzione, il compito del
Coni è anche questo. Se ci sono problematiche tra istituzioni
pubbliche e organismi sportivi trovare le soluzioni", ha
commentato all'ANSA alla fine dell'incontro il presidente del
comitato olimpico. Al confronto, oltre il n.1 del Coni, erano
presenti anche il presidente della Fita, Angelo Cito, il
presidente delle Fiamme Oro, Francesco Montini, e il
coordinatore dei gruppi sportivi militari, Flavio D'Ambrosi. Nei
prossimi giorni verrà messo a terra sul piano procedurale
l'accordo trovato oggi per far sì che Nolano e Lo Pinto possano
continuare il loro lavoro presso la federazione.
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