In Sardegna l'esperimento del
campo largo che ha portato all'elezione della prima presidente
di Regione pentastellata comincia a scricchiolare, il caso
riguarda le Comunali di Cagliari dove l'ex primo cittadino
Massimo Zedda, leader dei Progressisti, è stato appena indicato
come candidato sindaco dalla stessa coalizione che ha sostenuto
Alessandra Todde.
Una indicazione che conteneva anche una sorta di diktat, del
M5s in particolare, a non allargare ulteriormente il perimetro
dell'alleanza con l'ingresso di forze che alle regionali non
hanno appoggiato la governatrice. Ma arriva l'annuncio di
Azione: "Il consiglio direttivo provinciale di concerto con la
segreteria regionale di Azione di Calenda comunicano di aver
raggiunto con Massimo Zedda l'accordo per il sostegno della sua
candidatura a sindaco alle elezioni comunali di Cagliari",
scrive in una nota Sebastiano Tola, segretario provinciale.
Azione, si precisa, "verificata la qualità delle linee
programmatiche della coalizione e del candidato in linea con i
propri obiettivi, sosterrà Massimo Zedda con una propria lista,
prevalentemente composta da esponenti del mondo delle
professioni, del lavoro e delle attività produttive".
A stretto giro anche la conferma dello stesso candidato
sindaco: "Sto lavorando anche in queste ore per andare oltre e
coinvolgere tutte le forze e i movimenti democratici - scrive
Zedda - per rafforzare la coalizione e dare alla città un nuovo
futuro, di pace, di lavoro e di crescita civile ed economica.
Apprezzo, in questo senso, la scelta di Azione di sostenere il
programma della coalizione e la mia candidatura a sindaco di
Cagliari, con una propria lista".
Si attende ora la reazione ufficiale del M5s, che avrebbe
chiesto un chiarimento, e delle altre forze della coalizione: la
notizia potrebbe essere la miccia per far esplodere un'alleanza
che finora solo in Sardegna ha tenuto.
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