"Il ministero della Giustizia ha
confermato le conclusioni del Consiglio nazionale del Notariato
in merito all'interpretazione evolutiva della legge notarile,
finalizzata al pieno esercizio del diritto alla comunicazione
"non verbale", presentata con uno studio a cura della
Commissione studi pubblicistici, che ha riconosciuto possibile
l'espressione diretta - vale a dire senza l'ausilio di un
interprete - della volontà negoziale del malato di sla
attraverso l'utilizzo di sistemi di comunicazione alternativi,
quali ad esempio il "comunicatore a puntamento oculare", che
sfrutta l'unico movimento ancora controllabile dai pazienti,
quello degli occhi, ottenendo così la possibilità di esprimersi
in autonomia".
Lo si legge in una nota degli stesso professionisti, secondo cui
"l'espressione verbale realizzata mediante "gesti o movimenti
del corpo esteriormente percepibili" da parte del soggetto - con
l'utilizzo di strumenti tecnologici, che risulti controllabile
sia dal soggetto che l'ha emessa (e confermabile dallo stesso),
quanto dal notaio e da altri soggetti deputati a tale controllo
- è equiparabile a quella di un soggetto che può esprimersi con
la propria voce. Nella stipula di atti notarili, quindi - si
spiega - il malato, attraverso l'utilizzo del puntatore oculare
e senza intermediari, potrà comunicare direttamente la sua
volontà al notaio, che sarà in grado di riceverla validamente ed
adeguarla al modello giuridico corrispondente".
"Il ministero, va avanti la nota - conclude il suo parere
offrendo anche al Consiglio nazionale la più ampia disponibilità
per compiere un percorso condiviso che porti eventualmente
all'elaborazione di una proposta normativa che vada nella
direzione già percorsa dallo studio".
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