La ricerca ha un ruolo cruciale per
tenere il passo con la Space Economy: lo ha detto Mario Cosmo,
direttore per la per la Scienza e ricerca dell'Agenzia Spaziale
Italiana rivolgendosi gli addetti scientifici delle ambasciate
italiane, riuniti a Torino nella loro Conferenza organizzata dal
ministero degli Esteri.
"Le relazioni internazionali sono tipiche delle attività
spaziali e negli anni l'Italia dello spazio ha conquistato un
ruolo da protagonista e siamo diventati interlocutori
affidabili. Con l'arrivo della Space Economy - ha osservato -
c'è da capire il ruolo che potranno avere le agenzie e la nuova
direzione che prenderà il comparto". Le sfide sono soprattutto
il ritorno alla Luna con il programma Artemis della Nasa e poi
Marte. Sono programmi che richiedono "ingenti investimenti" e
che nello stesso tempo promettono ricadute importanti, per
esempio nella telemedicina. Nello stesso tempo competenze come
l'osservazione della Terra diventano "strumenti che torneranno
utili nella Space Economy".
Per affrontare questo cambiamento in corso nello spazio
"bisogna correre veloci" e nello stesso tempo bisogna "garantire
la sostenibilità". Di conseguenza "solo la ricerca è in grado di
trovare le risposte". L'Asi, ha aggiunto, si sta preparando
facendo parlare tra loro discipline diverse.
Un altro tema "da considerare", ha concluso, è "la sicurezza
perché lo spazio diventa teatro di competizione, ma anche di
scontro".
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