(di Antonella Brianda)
È come se il vento di
maestrale, che qui soffia con regolarità, avesse forgiato e
smussato tutti i suoi angoli che adesso seguono il movimento
sinuoso delle onde della Marina su ci si affaccia. È la
struttura della chiesa di Stella Maris, a Porto Cervo, candida e
senza nemmeno uno spigolo, così unica nel suo genere e così
visitata e apprezzata da turisti di ogni parte del mondo, non
per forza di fede cristiana.
Autentico simbolo di Porto Cervo e della Costa Smeralda, la
chiesa fu progettata da Michele Busiri Vici, uno dei quattro
architetti impegnati nella costruzione di una delle destinazioni
più esclusive e ricercate al mondo. L'edificio venne edificato
negli anni Sessanta su un terreno che venne donato alla comunità
cristiana locale dal principe Karim Aga Khan, capo religioso dei
musulmani ismailiti, che con il suo gesto volle simboleggiare
l'amore per questa zona della Sardegna in cui il suo sogno della
Costa Smeralda stava nascendo.
Nessun angolo né spigolo è presente nella chiesa, nessuna
linea retta e nitida, solo muri curvi, accoglienti come un
abbraccio, quello immaginario che Busiri Vici voleva rendere
come simbolo di accoglienza. Un vero e proprio gioiello di
architettura mediterranea, in cui il bianco dei muri è
contrastato dal colore intenso del legno di ginepro di cui sono
fatte le travi interne del tetto e tutti gli arredi semplici,
come le panche che accolgono i fedeli in preghiera. Un portone
di bronzo realizzato dall'artista Luciano Minguzzi, uno degli
scultori più prestigiosi nel panorama artistico italiano, si
apre lasciando uscire dalla chiesa un intenso profumo di legno
di ginepro, così caratteristico e suggestivo da restare impresso
nella memoria dei visitatori.
I piedi si posano su un pavimento composto a mosaico da
dischi di granito della Gallura, chiaro e dalle striature
inconfondibili. Davanti agli occhi dei fedeli la struttura
imponente dell'organo a canne datato nel 17/o secolo e il
dipinto della Mater Dolorosa, attribuita a El Greco, uno dei più
importanti pittori del tardo Rinascimento, donato alla chiesa
dall'ambasciatrice del Belgio. Al suo esterno un porticato
sorretto da moniliti quasi grezzi di granito e con la presenza
di alcune sculture dell'artista sardo Pinuccio Sciola.
Nella chiesa di Stella Maris, inaugurata nel 1968, è
racchiusa tutta la visione cosmopolita dell'Aga Khan, che ha
impregnato la sua Costa Smeralda.
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