"Nel pieno delle vacanze
natalizie è uscita la Carta delle aree potenzialmente idonee.
Sono stato promotore di una mozione parlamentare che
inizialmente era solo della Lega e poi è diventata unitaria di
tutto il Parlamento, che ha fissato alcuni criteri che, dal mio
punto di vista, devono essere rispettati. Non è ancora uscita la
Carta definitiva dei siti, ma dalla bozza è emersa una cosa
positiva: è vero che sono rimasti i siti in provincia di
Alessandria, quelli del resto del Piemonte sono stati esclusi,
ma ce ne sono tanti in altre regioni. Il grosso è in Lazio,
Basilicata e Sardegna principalmente". Così Riccardo Molinari,
capogruppo Lega alla Camera e segretario regionale in Piemonte,
partecipando alla manifestazione di oggi ad Alessandria per dire
no al deposito nazionale dei rifiuti nucleari in provincia.
"Ritengo - ha aggiunto - che le argomentazioni tecniche
presentate dalla Regione Piemonte e dai sindaci siano
assolutamente valide, erano anche oggetto della mozione. Penso
che fare un sito vicino alle aree Unesco o a quelle che hanno
una forte pressione ambientale, come può essere Bosco Marengo,
sia sbagliato. È chiaro che ora la definizione verrà proposta
poi dalla Sogin e sarà vagliata dal Governo. Ho una posizione
che ho ribadito nel 2020 con altri parlamentari e continuo a
portarla avanti insieme al territorio".
Sono oltre 1.200 le persone partite con furgoni e striscioni,
accompagnate da musica. Presidio fisso invece di una
rappresentanza, con tanto di trattori, dell'Associazione
agricoltori autonomi italiani.
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