"Tra i primi servizi da
avviare, quello della vigilanza in comune: un corpo di polizia
locale, di due pattuglie, vigilerà sui 9 paesi afferenti
all'Unione dei Comuni della Maiella. Un'altra idea di
associazione dei servizi riguarda l'ufficio demografico.
Attualmente molti Comuni non hanno un vigile e non hanno un
ufficio anagrafico aperto tutti i giorni. Vogliamo far sì che in
ogni ufficio di ciascuno dei 9 Comuni afferenti all'Unione i
cittadini potranno avere la propria carta d'identità e altro".
Così Antonio D'Angelo, sindaco di San Valentino in Abruzzo
Citeriore (Pescara), in merito alla costituenda Unione dei
Comuni della Maiella, un progetto in corso d'opera dal 2020, in
seno ad Anci, che raggrupperà 9 piccoli paesi per un totale di
diecimila abitanti circa, per sopperire alle carenze dei servizi
offerti dai singoli Comuni a rischio spopolamento.
Se ne è parlato stamane a Rocca San Giovanni (Chieti) nel
corso della sessione mattutina del laboratorio del progetto
P.I.C.C.O.L.I., Piani di Intervento per le Competenze, la
Capacità Organizzativa e l'Innovazione Locale, promosso dal
Dipartimento della Funzione pubblica nel Programma operativo
complementare al Pon Governance e Capacità Istituzionale
2014-2020, attuato da Anci. Un appuntamento al quale i sindaci e
i rappresentati dei paesi coinvolti nell'iniziativa hanno
tracciato un quadro d'intenti da perseguire con l'Unione, ossia
l'accorpamento delle forze amministrative per assicurare un
potenziamento dei servizi laddove nei singoli comuni sono
carenti o assenti.
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