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Castellitto, a Centro sperimentale spazio agli artisti in guerra

Castellitto, a Centro sperimentale spazio agli artisti in guerra

"Rompiamo la cupola del convento per aprirci all'esterno"

ROMA, 26 marzo 2024, 17:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Aprire il Centro Sperimentale di Cinematografia ad artisti provenienti dalle zone di guerra: è l'iniziativa che si propone di realizzare nella seconda metà di giugno Sergio Castellitto, il nuovo presidente del Csc.
    "Credo che questo luogo debba imparare a rompere la cupola del convento ed aprirsi affettuosamente verso l'esterno. Viviamo tutti la dimensione di allarme sociale politico e soprattutto psichico delle guerre che sono a due ore e mezza di volo dalle nostre case e mi è sembrato interessante che questo luogo aprisse le sue porte e si facesse casa per ospitare artisti, cineasti, scrittori, musicisti e studenti, perché potessero confrontarsi qui. O anche confliggere... nei limiti del dialogo" ha annunciato il cineasta parlando del "tema che più mi interessa ora: quello della diaspora degli artisti in guerra".
    "Questo luogo deve decidere se farsi rifugio di se stesso o diventare una platea aperta all'esterno", dice Castellitto parlando dell'"iniziativa che stiamo organizzando e che ci auguriamo di mettere in piedi nella seconda metà di giugno".
    Sempre che le condizioni lo consentano, perché, ricorda in occasione di una conferenza stampa, "non si tratta di persone che in questo momento stanno prendendo un Pernod al Cafè de Flore, ma che dovrebbero arrivare da luoghi complessi".
    L'iniziativa dovrebbe tradursi in un film realizzato dagli studenti del Centro Sperimentale.
   

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