Si trova a Ferrara, nell'area
antistante la fiera, 'Maestà sofferente', una delle opere più
celebri di Gaetano Pesce, architetto e designer scomparso a New
York all'età di 84 anni. Era stata donata nel 2021 dall'artista
all'Amministrazione comunale: si tratta di una scultura di
notevole valore, al tempo - prima della scomparsa dell'autore -
stimata intorno ai 300.000 euro, che rappresenta una poltrona
dalle sembianze femminili trafitta da 400 frecce, con una palla
poggiapiedi collegata ad essa da una catena.
L'opera, alta 8 metri e pesante circa 4 tonnellate, è
circondata da sei sculture raffiguranti altrettante bestie
feroci (leone, alligatore, tigre, iena, cobra, lupo), alte
mediamente 4 metri.
"La creazione di Pesce, che riprende in scala monumentale una
delle sue invenzioni più iconiche, la poltrona della serie Up, è
stata concepita - ricorda il sindaco Alan Fabbri - come una
metafora della violenza sulle donne, con le bestie circostanti
che rappresentano la crudeltà dell'uomo. In un tempo in cui si
registrano numerosi casi di femminicidio nel mondo e in Italia,
l'opera esprime un forte messaggio di denuncia. Ora avrà per la
città un valore ancora più forte e simbolico, in ricordo e
omaggio a questo grande e originale artista".
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