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La Grande Guerra a 3.629 metri, riaperto il sito di Punta Linke

La Grande Guerra a 3.629 metri, riaperto il sito di Punta Linke

Nel 1914-1918 fu il fronte più alto d'Europa

TRENTO, 13 luglio 2023, 12:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Situato a 3.629 metri di altitudine nel gruppo dell'Ortles-Cevedale, il sito di Punta Linke, una delle testimonianze più significative della Prima guerra mondiale sul territorio trentino, è stato riaperto al pubblico e sarà visitabile nel corso dell'estate. Nel sito è tornato nella sua collocazione originaria il motore della teleferica austro-ungarica, ricostruito e ricomposto con le parti mancanti grazie ad un progetto condotto con l'Istituto Pilati di Cles, è ora nuovamente funzionante e può essere attivato manualmente, a scopo dimostrativo.
    Sepolta dai ghiacci per quasi cento anni, la stazione di transito della teleferica che garantiva il collegamento tra Cogolo di Peio e il Coston delle barache brusade è oggi un'importante testimonianza di quello che era il fronte della Grande Guerra più alto d'Europa. A curare l'allestimento l'Ufficio beni archeologici provinciale che ha ripristinato il percorso di visita con la collaborazione del Museo Pejo 1914-1918. La guerra sulla porta.
    Punta Linke durante la Prima Guerra mondiale è stata una delle postazioni austro-ungariche più alte e più importanti dell'intero fronte. Dotata di un doppio impianto teleferico, era collegata da una parte al fondovalle di Peio e dall'altra al Coston delle barache brusade verso il Palon de la Mare, nel cuore del ghiacciaio dei Forni. La vicina Vioz Hütte, oggi rifugio Mantova al Vioz, era sede del comando di settore dell'esercito austro-ungarico.
   

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