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Le opere sommerse del MuMart tornano alla luce del sole

Le opere sommerse del MuMart tornano alla luce del sole

G.Aranci, addio al sottomarino ora visita con maschere e pinne

GOLFO ARANCI, 16 ottobre 2023, 17:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rivedranno la luce diretta del sole tra qualche mese, quando verranno riportate in superficie, controllate ed eventualmente restaurate per poi essere riposizionate a poca distanza dalla riva della Terza Spiaggia: le 14 opere che compongono il MuMart, il Museo marittimo d'arte di Golfo Aranci, adagiate su un fondale tra i quattro e i sette metri di profondità davanti al lungomare, potranno essere nuovamente ammirate a partire dalla prossima stagione estiva.
    Lo assicura il sindaco della cittadina costiera, Mario Mulas, che insieme alla sua giunta ha deciso di avviare i lavori per il trasloco delle opere che costituiscono il museo subacqueo inaugurato nel luglio 2013, quando alla guida del comune c'era Giuseppe Fasolino, ora assessore regionale al Bilancio. Nel progetto originario le opere sul fondale realizzate da artisti di fama internazionale come Angi, Boero, Bricalli, Cardillo, Carloni, Chapalain, Ciccobelli, Cogorno, Kosice, Mustica, Nussbuam, Patterson, Polesello e Sturla, si potevano vedere salendo su un sottomarino giallo con la chiglia di vetro.
    Un battesimo all'epoca, quello del MuMart, con un padrino d'eccezione: il critico d'arte Vittorio Sgarbi il quale, entusiasta, aveva descritto la particolarità di ognuna delle opere sommerse che di lì a qualche mese si sarebbero integrate perfettamente con la flora e la fauna marina. Lunghe installazioni che ricordano i coralli, piramidi, creature sfaccettate, anfore e poi una grande lisca di pesce: sono queste le opere che a bordo del yellow submarine - capienza massima 12 persone - per qualche anno, dopo il taglio del nastro, è stato possibile ammirare. Adesso però i costi elevati di manunmtenzione del sottomarino e il bando per la sua gestione andato più volte deserto, hanno spinto gli amministratori comunali a cambiare rotta: così, addio al yellow submarine, meglio portare il mueso verso riva e immergersi per una visita con maschere, boccaglio e pinne.
    "Chi fino ad oggi ha gestito il servizio del sottomarino ha sostenuto costi troppo alti per la sua manutenzione. Per anni - spiega il sindaco Mulas - abbiamo provato a cercare altri privati, ma è stato inutile. Abbiamo deciso di vendere il mezzo e di portare più a riva, davanti alla Terza Spiaggia, le opere, che in questo modo saranno più facilmente raggiungibili.
    Crediamo ancora nel progetto del MuMart, non lo vogliamo smantellare", assicura il primo cittadino che infatti rilancia: " pronti ad invitare di nuovo Vittorio Sgarbi per l'inaugurazione della nuova sede la prossima estate".
   

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