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Classiche Forme, Beatrice Rana illumina il suo Salento

Classiche Forme, Beatrice Rana illumina il suo Salento

Dal 14 luglio il Festival della pianista, star e nuovi talenti

ROMA, 04 aprile 2024, 14:52

Redazione ANSA

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(di Luciano Fioramonti) Una settimana di grandi concerti tra le meraviglie architettoniche e naturali del Salento, dodici appuntamenti, la prima esecuzione di ''La Romanza dell' Ulivo' del Premio Oscar Nicola Piovani, l' integrale dei trii di Dvořák nei 120 anni dalla morte, una squadra prestigiosa di solisti ed ensemble italiani e stranieri. Classiche Forme, il Festival internazionale di Musica da Camera fondato da Beatrice Rana otto anni fa, torna ad illuminare dal 14 al 21 luglio Lecce e i luoghi cari alla pianista pugliese annoverata tra le star mondiali della tastiera. La kermesse proporrà otto serate con i grandi della scena cameristica, dal concerto inaugurale nel chiostro del Rettorato di Lecce con la violinista premio Paganini Sayaka Shoji e il violoncellista austro-iraniano Kian Soltani, alla serata del 17 luglio con il pianista enfant prodige Alexander Malofeev, il violoncellista Aleksey Shadrin, la violinista Liya Petrova e Giuseppe Russo Rossi alla viola, al concerto il 18 di Ludovica Rana (violoncello), Georgy Kovakev (viola) e Nemjamin Grosvernor (pianoforte), alla maratona finale il 21 luglio con un grande omaggio alla Francia con Beatrice Rana e Massimo Spada al pianoforte, il Quartetto Modigliani, Grosvenor e Shoji. In scena anche Giorgio Magistroni, Alessandro Quarta, Giuseppe Magagnino, I Solisti Filarmonici Italiani, accanto a giovani talenti di Accademia Stauffer di Cremona, Scuola di Musica di Pinerolo e Avos Project di Roma.
    "Classiche Forme - dice Beatrice Rana - è per me uno scrigno in cui idee, visioni, figure di musicisti, programmi musicali e sperimentazioni si fondono in un unico progetto e disegnano un percorso che ogni anno stupisce persino me. 'Le mani del Salento' è l'immagine di questa ottava edizione: le mani dei musicisti che interpretano e danno vita agli immensi capolavori del passato e della nostra contemporaneità; le mani degli artigiani che hanno cesellato la bianca pietra leccese rendendola un unicum nel barocco italiano''. Il 13 luglio a Lecce anteprima anteprima con il Concerto per la città nel Parco di Belloluogo di Lecce dove cresce l'Oasi botanica Classiche Forme nata due anni fa. Gli appuntamenti ''fuori porta'' coinvolgeranno la Masseria Le Stanzìe di Supersano, il Castello Volante di Corigliano d'Otranto e la Fondazione Le Costantine a Casamassella, quest'ultima con l' esecuzione della composizione per quintetto d' archi e pianoforte firmata da Piovani, titolo della Commissione 2024 del Festival. ''La sto scrivendo, e citando Verdi per il suo Ballo in Maschera, 'spero che venghi bene'. Mi sono ispirato a un contadino che quando ero bambino mi disse che chi pianta un ulivo non se lo godrà ma lo faranno i figli e quelli che verranno dopo. Un antidoto all' utilitarismo pratico che connota la nostra cultura''. Il Festival è, appunto, anche attenzione all' ambiente con la riforestazione di ulivi, dopo la distruzione 30 milioni di alberi nella regione, a Le Costantine con Fondazione Sylva. Il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi ha detto che sarà a Lecce per i concerti di Beatrice Rana e Piovani, ''che rappresentano la grandezza e la genialità del talento italiano'' e ha espresso ammirazione per la forza interiore della pianista salentina che ''ama la sua terra e restituisce impegnandosi in un progetto stabile come questo''. ''Nel Salento bisogna volerci arrivare - ha concluso la giovane musicista - ma è una terra generosa che sorprende e conquista il cuore e la gola. Per una settimana gli artisti stranieri che parteciperanno la renderanno più vicina all' Europa''.
   

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