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Prezzo medio delle auto nuove schizza a 26mila euro

Prezzo medio delle auto nuove schizza a 26mila euro

Assoutenti, 'in 10 anni l'aumento è del 44%'

ROMA, 10 aprile 2023, 12:54

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Acquistare una automobile nuova in Italia è sempre più difficile, e non solo a causa dei lunghissimi tempi di attesa: anche i listini delle autovetture sono saliti vertiginosamente, al punto che oggi il prezzo medio di un'auto supera nel nostro paese i 26mila euro.
    Lo afferma Assoutenti, che ha realizzato uno studio mettendo a confronto i listini praticati dalle case automobilistiche. Nel 2013 per acquistare una autovettura nuova si spendevano in media in Italia 18mila euro, cifra salita oggi a 26mila euro con un aumento spropositato del +44,4% in appena 10 anni - analizza Assoutenti -. Secondo gli ultimi dati Istat, a marzo i prezzi delle auto nuove sono saliti del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Alla base di tali rincari, sia l'avvento delle auto elettriche sul mercato, i cui costi elevati hanno alzato la media, sia la crisi delle materie prime, dai microchip alla componentistica, materiali sempre più rari e costosi che hanno determinato uno tsunami nel settore alterando i listini al pubblico.
    "Se da un lato si spingono gli italiani a rinnovare il parco auto optando per vetture meno inquinanti, dall'altro acquistare una nuova vettura è sempre più proibitivo, a causa di prezzi in costante crescita e di tempi di attesa infiniti che scoraggiano gli utenti - spiega il presidente Furio Truzzi - La crisi delle materie prime ha avuto ripercussioni enormi sul settore, ma i costi di tale situazione sono stati scaricati sui consumatori finali i quali, ancora una volta, si ritrovano a pagare il prezzo di una crisi globale. Crediamo che il Governo debba contrastare l'esplosione dei listini delle auto studiando una seria politica di incentivi per il settore, senza limitare gli aiuti solo all'elettrico, in modo da sostenere chi decide di cambiare l'automobile passando a modelli meno inquinanti", conclude Truzzi.
   

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