(di Mario Zaccaria)
Il responso del 'Maradona' nella
sfida caratterizzata dalla speranza di agguantare la
qualificazione alla Champions League del prossimo anno è tutto
per l'Atalanta che vince in maniera netta per 3-0 e si lancia
nella rincorsa alle posizioni di vertice della classifica. Il
Napoli, nel giorno della vicinanza a Juan Jesus per il caso
Acerbi e del no al razzismo con la squadra in ginocchio, dice
definitivamente addio alle speranze di rientrare nella lotta per
raggiungere l'Europa che conta e deve rimodulare le proprie
ambizioni nella fase finale del campionato. Per lunghi tratti
del primo tempo il Napoli sembra una squadra alla deriva,
incapace di rendersi pericolosa e incapace di difendere con
sicurezza la propria porta.
Nel primo tempo la squadra di Calzona, che incassa la prima
sconfitta in campionato da quando è alla guida degli azzurri,
riesce a tirare in porta una sola volta al 28' con Osimhen che
si fa respingere la conclusione da Carnesecchi. L'Atalanta,
invece, dopo aver colpito un palo al 2' con Miranchuk, va in gol
al 25' con il russo che sfrutta una dormita generale della
difesa azzurra e batte Meret. Il raddoppio per la squadra di
Gasperini arriva al 44' con Scamacca che conclude con un
diagonale sfruttando un passaggio di Miranchuk.
Nella ripresa il Napoli, grazie anche agli innesti di Ngonge,
Zielinski, Lindstrom e Simeone, velocizza le proprie azioni. La
partita viene caratterizzata da rapidi cambiamenti del fronte
d'attacco. Gli azzurri al 9' colpiscono due volte il palo nella
stessa azione, prima con una conclusione di Zielinski e sulla
ribattuta con un tocco di Osimhen deviato da Carnesecchi.
In questa fase della gara diventano protagonisti i due
portieri i quali con alcune parate decisive negano il gol agli
avversari. In particolare la sfida tra Carnesecchi e Osimhen si
risolve a favore del portiere atalantino che impedisce al
nigeriano di realizzare il gol che potrebbe riaprire la partita.
La fase finale della partita è caratterizzata da una serie di
mischie nell'area di rigore dei nerazzurri ma il Napoli non
riesce a trovare gli spazi giusti per concludere a rete. A tre
minuti dalla fine è Koopmeiners che conclude con un diagonale
vincente un contropiede che si sviluppa sulla fascia sinistra
del terreno di gioco.
Finisce con il pubblico del 'Maradona' che fischia
sonoramente il Napoli e intona cori contro la Società e in
particolare contro il presidente De Laurentiis.
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