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Deloitte: Intelligenza artificiale al centro della trasformazione

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Deloitte: Intelligenza artificiale al centro della trasformazione

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In collaborazione con Deloitte

Oltre 50% imprese investirà in AI e Dati nei prossimi 12 mesi

MILANO, 14 ottobre 2022, 19:37

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Intelligenza artificiale al centro della trasformazione delle imprese - RIPRODUZIONE RISERVATA

Intelligenza artificiale al centro della trasformazione delle imprese - RIPRODUZIONE RISERVATA
Intelligenza artificiale al centro della trasformazione delle imprese - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Deloitte

La maggioranza delle aziende italiane prevede di investire in analytics e intelligenza artificiale nei prossimi 12 mesi. In particolare, il 51% ritiene prioritario sviluppare una strategia in questi due ambiti, per supportare la trasformazione del proprio business. Quasi due aziende su tre (64%) però riscontrano difficoltà nel reperire i talenti con competenze sull’intelligenza artificiale, mentre, il 46% fatica a trovare data scientist e la maggioranza non riesce a scovare profili che abbiano una combinazione di competenze di business e tecnologiche.

E’ la fotografia che emerge dal report ‘Insight Driven Organization’, che misura la maturità delle aziende italiane nell’utilizzo dei dati e dell’intelligenza artificiale, presentato da Deloitte Italia in occasione del Bootcamp di AI & Data a Milano. “Questi numeri testimoniano che in un mondo sempre più guidato dall’evoluzione tecnologica, l’intelligenza artificiale e l’utilizzo dei dati rappresentano ormai competenze fondamentali all’interno delle aziende al fine di fornire migliori prodotti e servizi, supportare i processi decisionali, affrontare più efficacemente le sfide del business, generare nuove opportunità e supportare i trend di mercato più innovativi”, afferma Alfredo Maria Garibaldi, artificial intelligence and data country leader di Deloitte Italia, sottolineando “la necessità di investire e ripensare le strategie aziendali”.

Questo “va di pari passo con l’importanza di ingaggiare e trattenere talenti per disporre di risorse con le giuste competenze e con una cultura data-driven”. Su questo fronte “c’è ancora strada da percorrere". Anche a livello europeo, in alcuni dei principali Paesi, l’Intelligenza artificiale si conferma la prima area in cui le aziende riconoscono una mancanza di competenze da parte dei propri dipendenti. La percentuale risulta inferiore in Germania (44%), ma si avvicina alla realtà italiana sia in Francia (55%) sia in Spagna (58%).

Più in generale in Italia - secondo la survey - la maggior parte delle imprese non è ancora strutturalmente predisposta per cogliere pienamente le opportunità che arrivano dall’utilizzo di Intelligenza artificiale e Dati. Nello specifico il 70% dichiara di non utilizzare tecnologie di AI e quasi il 50% degli intervistati ha riscontrato problemi su qualità e accessibilità dei dati. Il 34% delle aziende coinvolte dichiara di avere meno del 5% della forza lavoro impiegata negli analytics, e il 28% invece si limita ad avere tra il 5% e il 10% dei lavoratori che si occupano dei due ambiti in questione. “Le organizzazioni – sostiene Garibaldi – hanno la necessità di guardare oltre le loro attuali capacità, di innovare per espandere il proprio business e di generare nuove opportunità che siano sostenibili ed etiche".

ANSAcom - In collaborazione con Deloitte

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