La fornitura di elettricità da fonti
di energia pulita "deve raddoppiare entro i prossimi otto anni
per limitare l'aumento della temperatura globale. Altrimenti,
c'è il rischio che il cambiamento climatico, eventi
meteorologici più estremi e stress idrico mettano a rischio la
nostra sicurezza energetica e a repentaglio le forniture di
energia rinnovabile". Così l'Organizzazione meteorologica
mondiale (Omm), voce dell'Onu su meteo, clima e acqua, nel
rapporto "Stato dei servizi climatici 2022", che si concentra
sull'energia "perché è la chiave per gli accordi internazionali
sullo sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico".
Il rischio climatico è in aumento ovunque e, in Italia,
Cortina rischia lo sci invernale per la neve bagnata, secondo
uno stress test fatto nella provincia di Belluno e una stima al
periodo 2036-2065.
Gli investimenti nelle energie rinnovabili "devono triplicare
entro il 2050 per portare il mondo su una traiettoria di zero
netto" di emissioni di gas serra entro metà secolo, aggiunge
l'Omm rilevando che il settore energetico "è la fonte di circa
tre quarti delle emissioni globali di gas serra. Il passaggio a
forme pulite di generazione di energia, come solare, eolico e
idroelettrico, e il miglioramento dell'efficienza energetica,
sono fondamentali se vogliamo prosperare nel ventunesimo
secolo".
Il rapporto rileva che "le risorse idriche sono scarse e
questo è un rischio per la produzione di elettricità". Nel 2020,
l'87% dell'elettricità globale generata da sistemi termici,
nucleari e idroelettrici dipendeva direttamente dalla
disponibilità di acqua, ma ora c'è il rischio di stress idrico.
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