L'Italia è il secondo paese in Ue per
tasso di motorizzazione, con circa 663 veicoli ogni 1.000
abitanti, secondo solo al Lussemburgo (681 veicoli per 1.000
abitanti) e con un valore molto più elevato rispetto agli altri
principali Paesi europei (Germania 574, Spagna 513, Francia 482,
Regno Unito 473). E' quanto emerge dal secondo volume del
report Connected Mobility 2025 realizzato da The European House
- Ambrosetti in partnership con OCTO Telematics che sottolinea
come il nostro Paese sia dipendente dall'automobile, che da sola
vale l'80% del traffico totale dei passeggeri. E che si
rispecchia anche sul fronte della sicurezza e dell'inquinamento.
Secondo il Report infatti, in Italia, nel 2021 l'incidenza dei
morti per milione di abitanti è superiore rispetto alla media
europea: 48 morti per milione di abitanti contro 45 in Francia,
32 in Spagna,31 in Germania e 24 in UK. In Europa infine, il
settore dei trasporti è l'unico che ha aumentato le proprie
emissioni dal 1990 (+24%), mentre le emissioni medie sono
diminuite del 26%. "In prospettiva, un aumento della densità
abitativa nei centri urbani pone sfide sempre maggiori per
l'ecosistema e gli attori della mobilità (pubblici e privati)",
sottolinea il Rapporto che individua nella mobilità connessa uno
strumento importante per abbattere il traffico, l'inquinamento
ed accrescere la sicurezza. E su questi tre assi portanti si
muove l'attività dello Studio Strategico che, avviato lo scorso
anno con 7 tavoli di lavoro,ha realizzato 14 progetti pilota in
corso di avviamento e/o sviluppo con enti pubblici locali e
aziende private in alcune città italiane. In dettaglio i
progetti sono stati avviati in collaborazione con 8 città
italiane - Firenze, Modena, Bari, Roma, Milano, Torino, Parma e
Varese.
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