Sempre più tecnologia per le Cer, le
comunità energetiche rinnovabili, che "rappresentano per la
transizione energetica, un macro processo che necessita di
modelli e strumenti digitali". E' quanto emerso dal workshop
organizzato da Cei, Comitato Elettrotecnico Italiano, e Sopra
Steria sul fenomeno, in costante crescita. In Italia, secondo
una ricerca dell'Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico
di Milano, sono presenti circa 85 configurazioni in autoconsumo
collettivo: 61 gruppi di auto consumatori e 24 comunità di
energia, e nei prossimi anni l'obiettivo è arrivare ad almeno
15.000 comunità energetiche con un impatto significativo in
termini di benefici ambientali e di risparmi sulle bollette
elettriche.
Nel corso dei lavori è emerso come sia fondamentale disporre
di strumenti di progettazione avanzati.
Le Cer rappresentano infatti un soggetto nuovo per i mercati
energetici. Nel definire questo nuovo soggetto giuridico, il
legislatore ha voluto affidare al consumatore finale un ruolo
centrale nella transizione energetica e nel raggiungimento degli
sfidanti obiettivi di decarbonizzazione che il nostro paese si è
impegnato a raggiungere nel corso della COP 21 di Parigi nel
2015. Il pacchetto di misure varate lascia libero il consumatore
di produrre e vendere energia autonomamente. Viene riconosciuto
e valorizzato l'autoconsumo diffuso aprendo inoltre alla
possibilità da parte delle Cer di svolgere altre attività non
legate alla sola produzione e consumo di energia da fonti
rinnovabili, per fornire ai propri membri benefici ambientali,
economici e sociali.
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