L'ultracyclist italiano Omar Di
Felice è partito per la sua traversata dell'Antartide in
bicicletta. Dopo aver trascorso alcuni giorni in Cile a Punta
Arenas, grazie alle condizioni meteo favorevoli, ha potuto
prendere il piccolo velivolo con cui è atterrato sul suolo
Antartico, al campo base Union Glacier, con tutta l'attrezzatura
per la sua traversata. Qui è rimasto per 6 giorni senza potersi
muovere a causa dei forti venti. Alle ore 21.00 del 26 novembre
ora locale, l'una di notte del 27 in Italia, Omar è partito
dalla base di Union Glacier. Un aereo lo ha scaricato dopo cena
a Hercules Inlet, ed è partito da qui per la prima tappa della
sua impresa.
Ora Omar cercherà di percorrere oltre 1.200 km per
raggiungere il Polo Sud, quindi altri 600 per arrivare alla
costa del Leverett Glacier. Un'impresa mai riuscita
integralmente a nessuno in sella ad una bicicletta. Unico punto
dove poter eventualmente rifornire le scorte sarà la base al
Polo Sud. Se le condizioni lo consentiranno (il tempo limite per
la traversata è stabilito entro il 20 Gennaio 2023, data in cui
scadranno i permessi di permanenza in Antartide)), Omar tenterà
di percorrere nuovamente a ritroso la via verso il Polo Sud.
La bicicletta con cui Omar tenterà l'impresa sarà un modello
speciale di Fat Bike, sviluppata per lui dalla ditta veneta
Wilier Triestina.
"All'improvviso il vento si è placato e il pilota è corso a
chiamare: si parte! - racconta Omar -. Ancora seduto a cena ho
chiuso la tenda velocemente e mi sono precipitato. Dopo venti
minuti ero solo, nell'immensità dell'Antartide con il vento ad
urlare forte contro di me. I primi 5 km sono stati i più
surreali e incredibili della mia vita: pedalare in equilibrio
tra i sastrugi (erosioni della crosta ghiacciata, n.d.r.) creati
dal vento, tentando di seguire la traccia solo con l'aiuto della
bussola".
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