Stretta anche in Italia sulle regole
che riguardano gli animali selvatici: approvate ieri dal
Consiglio dei Ministri le Disposizioni di attuazione del
Regolamento Ue in materia di commercio, importazione,
conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica. Il
provvedimento introduce anche norme penali sul commercio
illegale di specie protette.
"Una normativa - spiega l'Oipa -che finalmente contrasterà il
commercio di operatori di pochi scrupoli, legali e non, che
vivono sulla pelle di mammiferi, uccelli, pesci e rettili
strappati al loro habitat o allevati e costretti a una vita di
cattività e spesso di abusi".
Il Regolamento Ue oltre alla gestione delle malattie degli
animali allevati a fini zootecnici, si riferisce anche a tutti
gli animali terrestri, compresi gli animali da compagnia,
selvatici ed esotici tenuti in cattività, potenzialmente in
grado di diffondere malattie animali e zoonotiche e la sua
attuazione in Italia significherà, oltre a una maggiore tutela
della salute pubblica, la difesa della vita e del benessere di
animali non certo destinati a vivere in casa e che soffrono una
cattività spesso portata ai limiti estremi.
L'Italia è il quinto Paese europeo ad aver recepito le nuove
disposizioni europee. Prima l'hanno fatto Belgio, Cipro,
Lussemburgo e Olanda.
«Si tratta di un testo, i cui dettagli leggeremo dopo la
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in linea con la recente
introduzione in Costituzione della tutela degli animali e della
biodiversità. Ringraziamo il ministro alla Salute, Roberto
Speranza, e i parlamentari che hanno lavorato a questo
fondamentale provvedimento», commenta il presidente dell'Oipa,
Massimo Comparotto. "Sappiamo che questo è un provvedimento
molto contrastato dagli operatori di un certo comparto
economico, ma stavolta ha vinto il benessere e l'etica".
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