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La montagna per scelta, 'Donne Rurali' si associano

La montagna per scelta, 'Donne Rurali' si associano

Ad Anversa degli Abruzzi nuove abitanti contro lo spopolamento

ANVERSA DEGLI ABRUZZI, 18 aprile 2024, 15:39

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nove donne di differenti età, provenienze e professioni, accomunate dalla scelta di trasferirsi ad Anversa degli Abruzzi (L'Aquila), paesino di 300 abitanti alle porte delle Gole del Sagittario.
    Sono le "Donne Rurali": è il nome che hanno dato all'associazione fondata per "rendere più piacevole la vita sociale in questi piccoli paesi di montagna" spiega all'ANSA Manuela Cozzi, presidente della neo Aps. Lei, agronomo, 42 anni fa si trasferì qui da Firenze e fondò, insieme al pastore Nunzio Marcelli, la cooperativa agricola Asca e l'azienda agrituristica "Bioagriturismo La Porta dei Parchi".
    "Appassionata di montagna, rimasi affascinata dalla Valle del Sagittario, contestualmente nasceva l'idea di realizzare la cooperativa agricola con Nunzio Marcelli e altri soci. La volontà era creare posti di lavoro in questa montagna che già all'epoca si stava spopolando, partendo dal mio lavoro che è anche la mia passione". Dell'associazione, racconta ancora Manuela Cozzi, fa parte anche mia figlia, Viola Marcelli, che, dopo la laurea a Firenze ed esperienze di lavoro in America, ha scelto di tornare a vivere qui con la sua famiglia".
    Tra le 'Donne rurali" ci sono anche una marchigiana che lavora per una società di Cambridge, una veneta che ha aperto un'azienda per il recupero della lana delle pecore locali, e poi figlie di emigrati in Venezuela, una torinese ingegnere forestale che si occupa di formazione in natura, un'abruzzese che si occupa di sport e gestisce un'attività commerciale.
    "Siamo nove, ma pensiamo di diventare 9 milioni perché nelle donne montanare ci sono tenacia, costanza e caparbietà nel portare avanti i progetti, ma soprattutto una grande capacità di comprendere i bisogni dei territori. Sono le donne le prime a pagare lo scotto della scuola che chiude, del trasporto che non c'è: il disagio della carenza di servizi nelle aree interne è percepito da loro in maniera diversa, quindi le donne rappresentano una grande risorsa".
    "Si parla tanto di benessere, ma il benessere afferisce alla sfera individuale, alla gratificazione personale, mentre noi, con la nostra associazione, miriamo piuttosto al ben-vivere: stare insieme e affinare gli interessi collettivi". Tra le prossime attività dell'associazione ci sono eventi legati alla filiera delle fibre tessili naturali, alla tosatura della lana di pecora, feste multiculturali con discendenti di emigrati in Venezuela e attività formative in natura anche per bambini.
   
   

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