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Fondazione Agnelli, tempo pieno anche alle scuole medie

Gavosto: 'Così più competenze e si riducono le diseguaglianze'

Pisa ANSAcom
"Una soluzione per rimettere in moto l'ascensore sociale è quello di adottare il tempo pieno non solo nelle scuole elementari, ma anche alle scuole medie per sviluppare competenze trasversali, ridurre le disuguaglianze e aiutare nell’orientamento per i passaggi successivi". Lo ha detto l'economista Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, intervenendo all'incontro su scuola e mobilità sociale nell'ambito del ciclo "Ne parliamo in Sapienza" promosso dal Cidic dell'Università di Pisa.
"La scuola è bloccata - ha aggiunto - e non è vero che in Italia si investa meno nell'istruzione, perché le risorse pubbliche sono in linea con quelle gli altri paesi avanzati. E’ vero però che non si spende in formazione, non si spende in strumenti didattici ed edilizia scolastica. Una soluzione, oltre a quella del tempo pieno non solo alle elementari, è imitare la Francia, abolendo gli indirizzi garantendo un nucleo di materie di base insegnate nello stesso modo e con la stessa qualità per dare a tutti le stesse opportunità di apprendimento. E poi una serie di materie opzionali. Un sistema analogo a quello dei sistemi scandinavi". All'incontro è intervenuto anche il giornalista Beppe Severgnini, secondo il quale per rimettere in moto "l’ascensore sociale è necessario restituire ai ragazzi l’orgoglio di essere bravi, intervenendo però anche sull'adeguamento degli stipendi per i laureati che approdano al mondo del lavoro perché 1400 euro sono davvero pochi". Infine, Paolo Rossi, docente di didattica e storia della fisica dell'Università di Pisa, ha osservato che "non valorizzare la scuola è una scelta politica, che non voglio attribuire a un’area in particolare, ma è più facile governare un paese di persone non troppo istruite". Del resto, secondo Ivano Dionigi, presidente del consorzio interuniversitario AlmalaUrea, "il cambio di passo si avrà quando ci sarà un premier che tiene per sé la delega all’istruzione, che ora invece è la cenerentola dei ministeri".

In collaborazione con:
Università di Pisa

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