La transizione ecologica nell'economia del mare è stato il focus promosso da Assonautica al Salone Nautico di Venezia, nella sese dell'Arsenale. Nell'incontro, moderato da Nunzia De Girolamo, già ministro delle politiche agricole, forestali e alimentari, hanno portato il loro saluto, tra gli altri, il presidente di Assonautica Venezia, Marino Masiero, il sindaco Luigi Brugnaro, e il vice presidente della Camera di Commercio Venezia Rovigo, Roberto Bottan che a sua volta ha portato i salati del presidente Massimo Zanon. “La Camera di Commercio - ha ricordato Bottan - eroga 5 milioni di euro alla promozione, alla transizione digitale ed ecologica, e di questo una consistente parte è dedicata al settore della nautica.” A seguire è intervenuto Giovanni Acampora, presidente nazionale di Assonautica, nonchè della Camera di Commercio Frosinone Latina, che, riferendosi al recente summit sull'Economia del Mare Blue Forum - da lui promosso a Gaeta - ha affermato: “abbiamo dato un grande segnale di unità tra le istituzioni e di dialogo con il Governo con la "Abbiamo dato un grande segnale di unità tra le istituzioni e di dialogo con il Governo con la presenza di 7 ministri e di collegamento con l’Europa. Dobbiamo mettere in campo competenza e creatività e soluzioni per il mondo della nautica. I dati del settore dell’economia del mare ci dicono che cresce più velocemente del resto dell’economia. La scelta di puntare sulla sostenibilità è obbligata, una responsabilità per le future generazioni. Dal Blue Forum abbiamo avuto un messaggio dalla presidente del Parlamento europeo Metsola, che condivido, ovvero l’ambizione climatica è essenziale, ma occorrono obiettivi raggiungibili e stimoli finanziari.” “Il tema del futuro delle infrastrutture della portualità turistica, e quindi anche della loro transizione ecologica – ha osservato poi Roberto Neglia, responsabile dei rapporti istituzionali di Confindustria Nautica - passa inevitabilmente per il contesto normativo di riferimento, che se penalizzante non consentirà di reperire i capitali e gli investitori necessari. Il futuro della portualità turistica è nella neutralità ambientale dei consumi idrici ed elettrici, con l'autoproduzione di energia che supporta la desalinizzazione, ma per essere ottenuta occorre superare barriere burocratiche e non ultimo il tema della certezza sulle regole delle concessioni demaniali.”
In collaborazione con:
CAMERA COMM VENEZIA – VELA SPA