Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'occhio umano come un computer, se guarda di sfuggita

L'occhio umano come un computer, se guarda di sfuggita

Scoperta apre ad applicazioni in robotica e sistemi artificiali

15 novembre 2022, 13:16

Redazione ANSA

ANSACheck

Un occhio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un occhio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un occhio - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'occhio umano, quando osserviamo qualcosa di sfuggita, funziona con lo stesso meccanismo di un computer: i neuroni della corteccia cerebrale, infatti, elaborano le immagini ricevute tramite la visione periferica proprio come farebbe un sistema di videosorveglianza costituito da diverse telecamere, che compensa la scarsa qualità di alcuni dati con altri più affidabili. Lo ha scoperto uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, guidato dall'Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Cnr-In), in collaborazione con l'Università di Firenze. Il nuovo meccanismo apre la porta ad applicazioni anche nel campo della robotica e della visione artificiale.

La visione periferica dell'occhio umano non è buona come quella frontale, perché i recettori presenti nella retina non sono distribuiti in maniera omogenea: essi sono più abbondanti nella zona della retina che intercetta le immagini centrali, mentre sono più radi nelle aree periferiche. Nonostante ciò, i nostri occhi riescono ugualmente a catturare anche le immagini viste 'con la coda dell'occhio'. Per capire il meccanismo alla base di questa capacità, i ricercatori guidati da Guido Marco Cicchini hanno messo alla prova un gruppo di partecipanti allo studio, scoprendo che i neuroni della corteccia visiva valutano costantemente la qualità delle informazioni che ricevono, e compensano le immagini di scarsa qualità proiettandovi sopra quelle adiacenti e più affidabili. "La cosa sorprendente", afferma Cicchini, "è che l'occhio lo fa seguendo delle regole di elaborazione dell'informazione che sono proprie del funzionamento di un computer: si tratta del massimo teorico che si possa fare".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza