Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La strage del Pinot grigio, recise 1.200 viti

La strage del Pinot grigio, recise 1.200 viti

Nel mirino campi del presidente Consorzio trentino di bonifica

16 marzo 2024, 17:18

Redazione ANSA

ANSACheck

La strage del Pinot grigio, recise 1.200 viti © ANSA/EPA

Oltre mille piante di vite tagliate nella notte da ignoti. Forse un atto vandalico, forse una minaccia o una ritorsione per il proprietario dei vigneti, Luigi Stefani, noto imprenditore agricolo trentino, già assessore comunale a Mezzocorona e attuale presidente del Consorzio trentino di bonifica. L'uomo ha presentato denuncia alle forze dell'ordine. È successo in Trentino, nelle campagne tra Mezzocorona e Roveré della Luna, in località Piovi.

Complessivamente sono state recise 1.255 viti di Pinot grigio doc, in due diversi appezzamenti distanti circa duecento metri l'uno dall'altro. "Hanno preso di mira vitigni giovani, che hanno 4-5 anni di vita, utilizzando una forbice a batteria incorporata: si vede perché c'è un taglio netto", ha raccontato Stefani al quotidiano l'Adige. L'agricoltore dice che il danno, che ammonta a circa 15.000 euro, è stato causato da "qualcuno di esperto, da gente del mestiere".

In Trentino la pratica di tagliare alberi da frutto a scopo di vandalismo, danneggiamento o intimidazione viene giornalisticamente definita "roncola selvaggia". Gli episodi sono tanti. Nel 2019, ad esempio, un agricoltore di Baselga di Pinè ha denunciato ai carabinieri il taglio di diverse viti nel suo terreno coltivato con un incrocio tra Teroldego e Lagrein. Due anni prima un 55enne trentino ha rimediato una condanna ad un anno e otto mesi per danneggiamento aggravato ai danni di un agricoltore della val di Non a cui aveva tagliato quasi 200 meli dopo un contenzioso sul pagamento per alcuni lavori di bonifica. Nel 2014, sempre in val di Non, in un frutteto con circa 700 piante di mele, ne vennero tagliate, forse con una cesoia, 430. Non fa eccezione anche il vicino Alto Adige: nel 2015 - un esempio su tutti - venne preso di mira il terreno di proprietà dell'allora presidente della Cooperativa frutticoltori Eofrut di Termeno: in quel caso vennero tagliati circa 350 alberi di mele.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza