"La situazione è aggravata - aggiunge Coldiretti Puglia - dalla mancata manutenzione dei canali che risultano ostruiti, causando la mancata circolazione delle acque e la conseguente stagnazione con la proliferazione di alghe che proliferano a temperature tra i 18 e i 22 gradi".
"L'emergenza acqua per la mitilicoltura pugliese - viene evidenziato - si aggiunge a quella rappresentata dal caro carburanti con il prezzo medio del gasolio per la pesca che è praticamente raddoppiato (+90%) rispetto allo scorso anno costringendo i pescherecci italiani a navigare in perdita o a tagliare le uscite e favorendo le importazioni di pesce straniero". La flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti Puglia, ha perso "oltre 1/3 delle imprese e 18mila posti di lavoro".
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