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A Perugia lavoratori dei musei in stato di agitazione

A Perugia lavoratori dei musei in stato di agitazione

Dopo il nuovo appalto, Filcams Cgil ha organizzato un presidio

PERUGIA, 30 marzo 2024, 16:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

A Perugia lavoratori dei servizi museali comunali in stato di agitazione. A pochi giorni dall'affidamento del nuovo appalto alla cooperativa bolognese Le Macchine Celibi, la Filcams Cgil ha organizzato un presidio a Palazzo della Penna.
    "Parte del personale sia a tempo determinato che indeterminato non è stato riassorbito", ha spiegato Marta Melelli (Filcams Cgil). "Oltretutto il Comune di Perugia ha avallato l'applicazione di un errato contratto che si riferisce al settore delle pulizie e sanificazioni, non certo al settore culturale", ha aggiunto Melelli nel suo intervento durante la protesta. Al termine l'assessore alla Cultura Leonardo Varasano, nel porticato del polo museale, ha incontrato insieme ai tecnici dell'ente i sindacati ed i lavoratori. "C'è rammarico ma anche volontà di dialogare con l'azienda, apprezziamo quello che avete fatto e per questo vogliamo un dialogo".
    Il nuovo appalto, passato per una gara da quasi 2,7 milioni, prevede la gestione per sei anni della Cappella di San Severo, Museo civico di Palazzo della Penna, Complesso templare di San Bevignate ed ex Fatebenefratelli. La gara è stata indetta dopo l'uscita di scena di Munus srl nel 2023 e la conseguente chiusura al pubblico dei poli. La situazione era stata tamponata con l'affidamento alla Società cooperativa culture, poi lo scorso dicembre è stato pubblicato il bando di gara, cui ha risposto solo la coop bolognese.
    La Filcams Cgil ricorda "che nel giugno 2023 erano presenti in servizio 20 lavoratori" tra tempo determinato, indeterminato e contratto intermittente. "Nel passaggio in urgenza ne furono reintegrati dieci, furono lasciati fuori i lavoratori del servizio bar di Palazzo della Penna". Ora il nuovo appalto ha portato al reintegro "di sole sei persone".
    Al presidio hanno preso parte i lavoratori rimasti senza lavoro. "Chiediamo il riassorbimento di tutti e anche condizioni lavorative migliori, facciamo un appello a Le Macchine Celibi e al Comune", ha detto Giulia Falistocco, operatrice museale. "Al complesso di San Bevignate - ha aggiunto - ho lasciato il cuore.
    Abbiamo una buona formazione, siamo innamorati delle opere che contengono questi musei".

PRECISAZIONE - PERUGIA, 30 MAR - In relazione alla notizia più in alto riportata, la Cooperativa Le Macchine Celibi, che si è aggiundicata la gara di appalto per i Servizi del Circuito Museale del Comune di Perugia, ha diffuso la seguente precisazione-rettifica:

"1) Il cambio appalto è stato effettuato tenendo in considerazione l’elenco del personale museale pubblicato dal Comune di Perugia nell’ambito dei materiali di gara e successivamente confermato dall’elenco del personale attualmente impiegato che ci è stato fornito in data in data 15 marzo dalla ditta cessante. Entrambi gli elenchi confermavano la presenza di complessivi 10 Operatori Museali. Non compariva in elenco e dunque non era presente nell’organico attuale nessun Operatore addetto al bar. Questo perché il servizio era stato sospeso lo scorso giugno. Dunque, la tutela dei lavoratori impiegati presso il servizio bar sarebbe stato opportuno praticarla a quella data e non alla data odierna quando, di fatto, non esiste alcun lavoratore impiegato in questa tipologia di servizio;
2) La clausola sociale è stata pienamente ottemperata e di ciò fa fede il verbale dell’accordo raggiunto al tavolo della contrattazione firmato dall’organizzazione sindacale UIL Trasporti, rappresentativa dei lavoratori.
3) La cooperativa Le Macchine Celibi ha avuto un incontro nella giornata del 29 marzo per cercare di venire incontro alle istanze manifestate. In quella sede la cooperativa si è detta disponibile, sacrificando le aspettative del proprio personale già in organico, a assumere anche il personale impiegato dal precedente gestore a tempo determinato, cessato precedentemente all’avvio del servizio da parte della cooperativa in data 18 marzo. A questo proposito ricordiamo che l’art.4 del CCNL Multiservizi, scritto e sottoscritto da CGIL, CISL e UIL, che regola le procedure da seguire in caso di “cambio appalto”, a proposito dei lavoratori a tempo determinato recita: 'Gli addetti assunti con contratto a termine saranno assunti dall’impresa subentrante fino alla scadenza del rapporto originariamente determinato'. Essendo il rapporto originario cessato prima dell’avvio del servizio da parte de Le Macchine Celibi, ai sensi del contratto sottoscritto dalla CGIL non vi è nessun obbligo per la cooperativa di assumere i lavoratori a tempo determinato. Nonostante questo la cooperativa si è detta disponibile a valutarne l’assunzione purchè nel quadro della sottoscrizione del verbale di accordo con l’organizzazione sindacale CGIL. La CGIL ha rifiutato tale disponibilità dell’azienda".

 


   

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