Oltre 30 rifugisti dell'area cuore
delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco partecipano in questi
giorni all'incontro annuale, che quest'anno si tiene presso il
Centro visite del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, a San
Vigilio di Marebbe. Come ha sottolineato l'Assessora allo
Sviluppo del Territorio, Paesaggio e Beni Culturali Maria
Hochgruber Kuenzer nel suo discorso di benvenuto di ieri, sono
passati più di dieci anni da quando le Dolomiti sono state
dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. "Da allora, il
numero di visitatori provenienti da tutto il mondo è in continuo
aumento e, allo stesso tempo, tutti vogliono godere le bellezze
di questo paesaggio naturale. Dobbiamo trovare nuovi modi per
proteggere questo patrimonio mondiale e conservarlo per il
futuro", ha sottolineato Hochgruber Kuenzer.
La giornata di oggi è dedicata allo scambio tra i rifugisti
presenti. "L'obiettivo di questo incontro annuale è quello di
dare ai gestori dei rifugi l'opportunità di scambiare idee e
fare rete dopo una stagione estiva impegnativa", ha spiegato
Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco. " É
essenziale spiegare le peculiarità del sito Patrimonio Mondiale,
come ad esempio la geologia e gli aspetti turistici, che tutti
noi abbiamo sempre sotto gli occhi, ma di cui non sempre siamo
consapevoli", ha concluso Nemela.
Durante questa giornata l'attenzione si concentra su azioni e
progetti congiunti che sottolineano il ruolo dei gestori dei
rifugi come custodi del Patrimonio Mondiale. Come ad esempio la
campagna di comunicazione #vivereinrifugio, lanciata in
occasione dell'incontro annuale del 2021 e realizzata
nell'estate del 2022: i brevi video sulla vita quotidiana dei
rifugisti hanno lo scopo di invitare gli escursionisti a
comportarsi in modo consapevole e responsabile.
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