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(ANSA) - ROMA, 05 GIU - I commercialisti italiani offrono un
"contributo tecnico", stimando un effetto positivo sul Pil del
Superbonus, che "può orientare il decisore politico a
riconsiderare il meccanismo della cessione del credito",
andando, per gli anni 2024 e 2025, verso un incentivo
"sostenibile", mirato, cioè, "agli interventi di
riqualificazione energetica degli edifici meno performanti sotto
tale profilo e realizzati su grandi condomini, immobili
destinati a edilizia residenziale pubblica e a beneficio dei
soli nuclei familiari meno abbienti".
A dirlo il presidente della categoria professionale Elbano de
Nuccio, aggiungendo che "parte delle risorse potrebbero essere
destinate anche alle imprese, attraverso meccanismi di
detrazione fiscale o di riconoscimento di crediti di imposta
connessi all'installazione di sistemi di autoproduzione di
energia attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili, in
particolare di quella solare fotovoltaica".
Quanto al tesoriere nazionale dei commercialisti con delega alla
fiscalità Salvatore Regalbuto, in una nota, ricorda i dati
diffusi dal ministero dell'Economia in un'audizione parlamentare
del 23 maggio scorso, "laddove, sulla base delle stime di
impatto dei bonus edilizi sul Pil nominale per il periodo
2021-2025, per altro, limitate al solo impatto del Superbonus e
del bonus facciate, si ricava un valore complessivo di
incremento del Pil, per i cinque anni presi in considerazione,
di 121 miliardi. Un dato persino superiore alle nostre stime che
si assestano a 91 miliardi", chiosa.
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