Un "modello Bruxelles" per la
politica italiana, da adottare "senza perdere tempo": è quanto
propone il presidente dell'Abi Antonio Patuelli riferendosi alla
"straordinaria convergenza su tempi concreti a difesa degli
interessi italiani" mostrata dai "nostri rappresentanti nelle
istituzioni europee su tempi strategici": un appello all'unità
della politica per la crescita: "non fermiamo l'Italia e
sospingiamo la ripresa che sta stupendo per il suo vigore tutti
i nostri partner" .
Convergenze "quasi inimmaginabili" nelle dinamiche politiche
interne - dice Patuelli in un'intervista a Il Tempo - ma che
Governo e Parlamento dovrebbero usare "almeno nei prossimi sei
mesi". Visto che il primo Consiglio dei ministri del prossimo
Governo si terrà solo a novembre, quando l'Europa avrà già preso
decisioni importanti: "non possiamo attendere", è l'esortazione
del presidente dell'Associazione bancaria italiana che vede mesi
"decisivi" per dossier come la rinegoziazione del Patto di
stabilità e crescita, l'applicazione del Pnrr, auspicabilmente
un approccio comune europeo sulla minaccia dell'inflazione, il
gas e la "carta libica" dove "la pace può dare un grande
risultato. E oggi le diplomazie sotterranee sono già al lavoro
per raggiungerla veramente".
Senza dimenticare i dossier bancari: "Chiediamo che nelle
trattative in corso con le autorità bancarie europee non ci
siano penalizzazioni per i soggetti finanziari che hanno titoli
di Stato": perché "in un'ottica di crescita non si possono
introdurre limiti".
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