Ultima seduta della settimana
positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in
aumento dello 0,49% a 22.970 punti, l'Ftse All share in crescita
dello 0,47% a quota 25.138.
Anche i mercati azionari del Vecchio continente hanno segnato un
generale cauto rialzo, in attesa soprattutto delle mosse delle
banche centrali: Francoforte ha chiuso in aumento dello 0,7%,
Londra in crescita dello 0,4% e Madrid dello 0,3%. Positiva di
un marginale 0,1% Parigi, piatta Amsterdam. In crescita di poco
meno di un punto percentuale i listini azionari di Mosca, con il
prezzo del gas in marginale ribasso ad Amsterdam, ma sempre
all'elevato livello di 206 euro al Megawattora.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è in leggera
crescita a 204 punti base, con il rendimento del prodotto del
Tesoro al 3,02%. In Piazza Affari ha comunque spiccato la corsa
di Tim: il titolo ha chiuso in crescita del 6% a 0,24 euro.
Forti gli scambi, superiori ai 200 milioni di azioni: alla base
della fiammata, per un titolo che comunque si trova poco sopra i
suoi minimi storici, c'è anche l'indiscrezione diffusa da
Bloomberg su un possibile piano di Fratelli d'Italia per
coinvolgere Cdp nel lancio di un'offerta sulla società
mantenendo il controllo pubblico sulla rete nazionale.
Acquisti anche su Nexi, salita del 5% finale con rumor di
mercato sull'interesse da parte dei private equity, che
punterebbero ad acquisire la società e a procedere al
'delisting'. Bene inoltre Banco Bpm (+4%), con Unicredit in
rialzo del 2,6%. Tra i titoli principali, il peggiore è stato
Prysmian, sceso del 2,8%, con Amplifon, Leonardo e Recordati in
calo di oltre un punto percentuale.
Nel paniere a bassa capitalizzazione acquisti sulla volatile
Mps, salita del 3,8% a 0,43 euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA