ELIO CADELO, PIANTE AMERICANE (E NON
SOLO) NELLA ROMA IMPERIALE - I VIAGGI TRANSOCEANICI DEI ROMANI,
(ALL AROUND EDIZIONI, PP 280, EURO 18.00)
Ribalta l'idea che l'Italia sia per sua natura una sorta di
"giardino dell'Eden" con la più ampia biodiversità del
Mediterraneo il giornalista e divulgatore scientifico Elio
Cadelo, premio per l'Editoria e la Divulgazione Scientifica
2013, nel suo nuovo libro 'Piante Americane (e non solo) nella
Roma Imperiale - I Viaggi transoceanici di romani, pubblicato da
All Around Edizioni.
La biodiversità - che secondo molti storici dell'Ottocento
sarebbe il presupposto che ha permesso di prosperare a numerose
civiltà come quella degli Etruschi, dei Greci della Magna
Grecia, dei Sanniti, dei Liguri, dei Sicani ed infine dei Romani
e della quale gode ancor oggi l'Italia - fu in realtà
"costruita" importando "piante aliene" da ogni dove, soprattutto
dal Medio e dall'Estremo Oriente. Gli agricoltori romani le
acclimatarono, le ibridarono e le coltivarono creando, per la
prima volta, una varietà di prodotti agricoli unica nella
storia. Al saggio hanno collaborato botanici, ornitologi,
storici della civiltà romana, archeologi, personalità e
istituzioni del mondo scientifico, in particolare del Consiglio
Nazionale delle Ricerche e dell'Enea e numerosi studi di
università, soprattutto americane.
Tra le centinaia di piante giunte in Italia durante la lunga
storia di Roma, alcune, sono autoctone delle Americhe. Il saggio
di Cadelo - che è stato membro del Gruppo di lavoro sulla
Informazione e Comunicazione in Biotecnologia del Comitato
Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie della
Presidenza del Consiglio - prende in esame oltre un centinaio
di piante - non solo alimentari ma anche medicinali e
allucinogene - che, in epoca romana, hanno valicato gli oceani e
sono state spostate da un continente all'altro. La presenza nel
mondo romano di piante di origine americana come mais, ananas,
peperone, zucca, girasole e molte altre è ampiamente comprovata
non solo da un gran numero di autori classici, ma è anche ben
raffigurata in affreschi, mosaici, bassorilievi e statue esposte
nei musei di tutta Europa. Inoltre, molto prima del viaggio di
Cristoforo Colombo, numerose piante di origine mediterranea,
come la ninfea e lo stramonio, erano state diffuse in America,
come confermato dall'archeologia e dall'iconografia Maya.
Per la prima volta, in 'Piante Americane' l'autore mette la
navigazione al centro dello sviluppo economico e tecnologico
delle antiche civiltà. Mostra anche come quella di Roma, sotto
molti aspetti fu la prima, e forse l'unica economia "liberista e
quasi-capitalista" dell'antichità, rileva Cadelo che è stato per
anni la voce del Giornale Radio Rai per la Scienza e l'Ambiente
e ha ricevuto nel 1999 il Premio Enea per la Divulgazione
Scientifica.
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