Festeggia cinquant'anni di storia e
di risate il Premio Internazionale di Satira Politica di Forte
dei Marmi che torna sabato 17 settembre nella cittadina balneare
della Versilia e la trasforma in capitale italiana del sarcasmo,
della caricatura, dell'ironia e del paradosso. Alla Capannina di
Franceschi, il famoso locale che ha accolto tante edizioni del
riconoscimento ospitando anche il set di un film cult come
'Sapore di Mare', alle 18.00 verrà premiato il graffio satirico
italiano e internazionale di scrittori, autori, giornalisti,
disegnatori e comici. Sul palco, a fare gli onori di casa
l'attrice, regista e autrice satirica Michela Andreozzi. Il
premio consiste in un satiro azzurro dalle unghie affilate
disegnato da Altan.
Diretto da Beppe Cottafavi - editor di libri e semiologo,
inventore e direttore di Comix per i fratelli Panini di Modena,
responsabile delle pagine culturali del quotidiano Domani - il
prestigioso "Satira Politica" nell'edizione del suo
cinquantenario promette di individuare gli artisti in grado di
indicare "una specie di grado zero dello stato dell'arte -
anticipa il direttore artistico - che ha reso improvvisamente
arcaico il passato lasciando intravedere il futuro". "Il Premio,
dopo un periodo così difficile come questo segnato dalla
pandemia che ha profondamente modificato i linguaggi
dell'umorismo, si conferma presidio della satira, e quindi della
libertà, in anni non certo felici. La satira è critica del
potere attraverso l'umorismo, in tutti i linguaggi: grafico,
letterario, musicale, audiovisivo, attoriale. E il Premio arriva
in piena campagna elettorale, una settima prima delle elezioni
del 25 settembre. Quasi una profezia. E tanto materiale per
l'edizione futura. Addirittura il cortocircuito del ritorno del
passato con l'ennesimo ritorno di Berlusconi in politica" dice
Cottafavi.
"Il Premio Satira Politica compie 50 anni. Una bella data per
una bella e lunga storia che ha fatto di Forte dei Marmi la
capitale della Satira.
Il premio nasce con una delibera della giunta comunale
nell'agosto 1973: non è un caso che il riconoscimento, idea di
Umberto Donati e Carlo Augusto Polacci, sbocci proprio in
Toscana, terra di spiriti graffianti e mordaci. Con l'ambiziosa
intenzione di valorizzare chi osava sfidare il tabù
dell'intoccabilità dei politici italiani, creando al contempo un
intelligente legame tra il mondo politico e l'opinione pubblica.
Da allora Forte dei Marmi ha ospitato un gran numero di
protagonisti mondiali della satira e dell'umorismo venuti a
ricevere qui questo premio, diventato sempre più prestigioso.
Un valore che riecheggiò oltre confine, fino alla redazione del
The Times che, nell'agosto del 1973 inviò nella piccola
cittadina versiliese Peter Nichols - storico corrispondente del
prestigioso quotidiano britannico - per vedere come
'd'improvviso gli italiani avessero deciso di ridere di sé
stessi.' Abbiamo intenzione di continuare a farlo. Senza sconti.
A nessuno. Perché la satira garantisce risate, libertà,
democrazia" dice il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi.
Impressionante il palmares di scrittori e giornalisti premiati,
con due imperdonabili assenze: quelle di Ennio Flaiano e di
Luciano Bianciardi. Il primo ad avere il riconoscimento è stato
nel 1973 Mino Maccari.
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