/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Il frastuono e il silenzio', arriva il film su Toni Negri

'Il frastuono e il silenzio', arriva il film su Toni Negri

Il 17 al Biografilm a Bologna con il regista presente in sala

BOLOGNA, 14 giugno 2024, 17:54

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un uomo anziano a Parigi, chiuso nella sua casa, malato, torna a riflettere sull'etica delle proprie azioni. È Toni Negri. Negli anni 70 è stato ritenuto responsabile della degenerazione violenta di decine di migliaia di giovani, e accusato di essere il capo del terrorismo italiano. Questo in sintesi il film documentario "Il frastuono e il silenzio" che il regista e sceneggiatore Giampaolo Penco ha dedicato al filosofo di Padova, che verrà presentato il 17 giugno al Biografilm Festival a Bologna.
    "Il film - ha spiegato il regista in un incontro stampa - ricostruisce la parabola di Toni Negri dal punto di vista della famiglia, cosa mai successa prima". In realtà Penco ripercorre attraverso una lunga intervista realizzata nella casa di Parigi durante il periodo del covid, e con l'ausilio di materiali d'archivio, l'intera vita di Negri: dalla ferrea educazione ricevuta dalla madre, fino alla scalata ai vertici di Azione Cattolica, dal rapporto con Marco Pannella che lo portò in Parlamento al caso Moro, "un caso di estrema manipolazione", spiega ancora il regista; senza dimenticare "la freddezza che ci fu con Enrico Berlinguer e con il Partito Comunista Italiano".
    "Sembra strano - dice Penco - ma Toni Negri divenne famoso e un caso mediatico, solo dopo il suo arresto e l'assurdo processo che subì. Prima era un normale professore di Filosofia a Padova". Convinto europeista, Toni Negri dice di avere sbagliato tanto, "ma non da codice penale". Nel film sono fondamentali gli interventi delle figlie Anna e Nina (il figlio maschio ha preferito non partecipare per motivi personali) che ne sottolineano anche errori e fragilità. Non ha mai avuto intenzione di rivedere il suo passato: "Le cose muoiono naturalmente" dice nel film.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza