'Cessate il fuoco Stop al
genocidio' è la scritta sullo striscione esposto ieri sera sul
palco del Teatro Goldoni di Livorno, al momento dei saluti e
degli applausi conclusivi dell'opera lirica Turandot. Gli attori
e i protagonisti dello spettacolo riuniti per ricevere gli
apprezzamenti del pubblico hanno anche sventolato una bandiera
palestinese oltre a esporre lo striscione.
"Si tratta di uno striscione più volte esposto in molti altri
teatri d'Italia - spiega il sindaco di Livorno Luca Salvetti -
Posso solo dire, con fermezza, che la linea di questa
amministrazione comunale è sempre stata la stessa, manifestata
dal primo secondo dallo scoppio della guerra, e cioè quella di
mostrare convintamente la bandiera della pace, anche quando
qualcuno chiedeva a gran voce l'esposizione della bandiera dello
stato di Israele. Il concetto di stop alla guerra e di ricerca
della pace mi trova assolutamente d'accordo. Non, invece, su
tutto il resto delle strumentalizzazioni politiche".
Il candidato sindaco del centrodestra Alessandro Guarducci,
che ha evidenziato l'episodio, parla di "antisemitismo, diffuso
a piene mani in questo periodo da una certa parte politica.
Questa situazione fa davvero paura", "solleciterò i parlamentari
di centrodestra di manifestare le necessarie interrogazioni
presso le sedi istituzionali. Sono d'accordo sul cessate il
fuoco, ma perché non è stata esposta anche la bandiera di
Israele accanto allo striscione?". Per Guarducci esiste "una
pseudo-cultura che ,a quanto pare, vuole politicizzare a senso
unico".
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