E' stato inaugurato, questo
pomeriggio, a Marsala, nei locali del settecentesco Palazzo
Fici, il "Museo del Vino", che è stato intitolato a John
Woodhouse, il primo imprenditore inglese a stabilirsi a Marsala
(era il 1773) per produrre e commercializzare l'omonimo vino in
varie parti del mondo.
Una sala del museo, dove da anni opera anche l'Enoteca
comunale, è stata intitolata a Marisa Leo, la 39enne salemitana
manager nel settore vinicolo (lavorava per la Cantina sociale
"Colomba Bianca"), uccisa con una fucilata, il 6 settembre 2023,
dall'ex compagno, l'imprenditore marsalese Angelo Reina, che
alcune ore dopo si suicidò. L'intitolazione della sala a Marisa
Leo era stata decisa dal sindaco Massimo Grillo quando, a fine
ottobre scorso, divampò la polemica sulla sparizione del murale
dedicato alla sfortunata donna dall'artista marsalese Fabio
Ingrassia su una parete interna dell'arco di Porta Garibaldi.
Murale, si scoprì poi, rimosso ad iniziativa di un dipendente
comunale. "Sono dispiaciutissimo - disse il sindaco lo scorso 1
novembre - Mi assumo pienamente la responsabilità
dell'accaduto". Il murale, spiegò il primo cittadino, era stato
rimosso "a causa di un equivoco" creatosi all'interno degli
uffici comunali. Il murale, adesso, è stato ripristinato su una
parete della sala dedicata alla donna nel Museo del Vino.
Il museo è "un contenitore multimediale e sensoriale dove
convivono passato e futuro del vino siciliano - spiega il
sindaco Grillo - La tradizione rurale -contadina ed enologica di
Marsala sarà pertanto la vera protagonista del Museo che, in
prospettiva, svilupperà un sistema di marketing territoriale che
avrà nella cultura del vino il suo filo conduttore". Ad
annunciare, nel 2018, il progetto del "Museo del Vino" era stato
l'allora sindaco Alberto Di Girolamo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA