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Protocollo Regione-sindacati, tavolo permanente sulla Sanità

Protocollo Regione-sindacati, tavolo permanente sulla Sanità

Per favorire il dialogo e concertazione con le parti sociali

ANCONA, 21 marzo 2024, 16:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un protocollo d'intesa tra Regione Marche, Cgil, Cisl e Uil sulle modalità di funzionamento del sistema di relazioni tra la Giunta e le confederazioni sindacali nel settore Sanità. Con l'auspicio, per dirla con le parole del vice presidente e assessore Filippo Saltamartini (promotore dell'iniziativa), di una "nuova primavera per servizi sociali e diritti sanitari" ma anche nelle relazioni tra Regione e sindacati. Alla firma, oltre a Saltamartini e al presidente Francesco Acquaroli, sono intervenuti il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Aldo Salvi, già responsabile del Pronto soccorso dell'ospedale di Torrette, e i tre segretari generali regionali Giuseppe Santarelli (Cgil), Marco Ferracuti (Cisl) e Claudia Mazzucchelli (Uil). L'obiettivo è "favorire dialogo e concertazione con le parti sociali su sanità e sociale con l'istituzione di un tavolo di confronto permanente".
    Nel protocollo viene individuato un decalogo di priorità ma il documento, ancor prima di questioni metodo, individua un metodo: si pone come trait-d'union fra decisore politico e parti sociali, favorendo il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nel processo di riorganizzazione del Sistema sanitario regionale avviato dalla Giunta, negli interventi previsti dal Pnrr per conciliare i bisogni di salute dei cittadini con qualità e quantità dei servizi sanitari e sociosanitari offerti dagli enti sanitari; si istituisce un tavolo di confronto e monitoraggio con incontri a cadenza mensile con Cgil Cisl e Uil Marche, si riconosce "l'importanza della valorizzazione del personale" e "tra gli obiettivi si pone anche promuovere lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi del lavoro e dare vita a tavoli su tematiche specifiche". Del tavolo fanno parte l'assessore alla Salute e ai Servizi Sociali, il direttore del Dipartimento alla Salute, il direttore del Dipartimento Politiche Sociali, Lavoro, Istruzione e Formazione, il direttore dell'Ars e i sindacati firmatari.
    Tra i temi al centro del confronto le "politiche occupazionali e determinazione del tetto di spesa, liste d'attesa e mobilità passiva, fondo di solidarietà e residenzialità socio sanitaria, atti di indirizzo per l'organizzazione degli enti del Ssr e atti aziendali, stato di attuazione del Pnrr, rete ospedaliera, sistema di emergenza urgenza, prevenzione e sicurezza sul lavoro, piano povertà, integrazione socio-sanitaria, piano sociale e sanità privata convenzionata".
    "La finalità - ha spiegato Acquaroli - è cercare maggiore confronto con i sindacati che riteniamo fondamentali in questa fase perché la riforma approvata e con cui lavoriamo da due anni, arriva al culmine con gli atti aziendali, i provvedimenti più importanti che individuano singolarmente le strategie e le priorità della sanità regionale. Essenziale un'interlocuzione che ci possa dare maggiore consapevolezza e una corresponsabilità"; "vogliamo condividere un percorso sulle priorità che conosciamo; dall'abbattimento delle liste d'attesa all'appropriatezza delle prestazioni, dalla ricostruzione di una sanità sul territorio a una maggiore efficacia ed efficienza che consenta al sistema sanitario della regione, con 1,5 milioni di abitanti ma su un territorio molto vasto, di essere sempre più autorevole tanto da abbattere la mobilità passiva e magari favorire quella attiva. Sfide importanti che si compiono solo con la concertazione, la sinergia e il gioco di squadra al di là delle singole posizioni mettendo i professionisti in condizione di avere, in un ambiente di lavoro sereno, strategie chiare condivise e all'insegna del bene comune".
    "E' un accordo molto importante che restituisce alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, rappresentative di milioni di lavoratori e pensionati, un ruolo fondamentale nelle proposte per l'erogazione dei servizi sanitari e sociali - ha detto Saltamartini . e costituisce una sollecitazione per le aziende sanitarie e per la stessa Regione che ha la responsabilità di dare l'indirizzo politico".
    "Gli accordi sul metodo di confronto si fanno a inizio legislatura; in questo caso, si arriva in là nel tempo ma non è ancora troppo tardi per raggiungere dei risultati - ha dichiarato Santarelli (Cgil) -. I marchigiani sono stanchi e ai gravi problemi della sanità locale occorre dare risposte immediate. A partire dal personale: gli organici di settore sono ridotti al lumicino e bisogna incrementarli da subito".
    "Un accordo - ha affermato Ferracuti (Cisl) - che ci auguriamo migliori le relazioni tra organizzazioni sindacali e Regione, in particolare sul tema della Salute. Si terranno incontri con temi prefissati ogni mese e anche nei territori provinciali verranno istituiti dei tavoli di lavoro. Serve il coraggio di fare le scelte necessarie per un servizio sanitario vicino alle esigenze delle persone: vanno riequilibrati rete ospedaliera, servizi territoriali e prevenzione. Parteciperemo al confronto con spirito costruttivo insieme alla nostra federazione dei pensionati".
    "Questo protocollo - ha osservato Mazzucchelli (Uil) - è un documento di metodo che ci siamo conquistati reciprocamente, un po' sui tavoli e anche un po' protestando, per individuare una modalità di confronto. Certo ora non deve rimanere sulla carta ma deve essere messo in pratica con l'obiettivo comune, di tutte le parti coinvolte, di avere una sanità di qualità. Firmiamo quindi con convinzione e con l'auspicio che questo accordo possa essere replicato anche in altri settori, sempre nell'interesse esclusivo dei cittadini".
    "Sono dieci punti prioritari, ma non i soli, di collaborazione e discussione", ha rimarcato Salvi, sottolineando che "insieme si individuano problemi e soluzioni". Particolare attenzione "all'emergenza urgenza, capitolo importantissimo: sono ansioso di avere un confronto per vedere come potremo organizzarci, per nuovi modelli organizzativi da sperimentare di cui la sanità ha bisogno". Serviranno "cambiamenti di comportamento. Sono impegnativi da realizzare: - ha concluso servono l'impegno, lo sforzo e la collaborazione di tutti voi".
   
   

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