Anche quest'anno, dal 9 all'11
giugno, più 300 opere provenienti dall'Italia e da tutto il
mondo, per tre giorni invaderanno le strade centrali di Barzanò,
nel Lecchese, per la seconda edizione di Yarn Bombing, il
festival della fiber art a uncinetto e maglia. La mostra è
affiancata da un programma di eventi durante un fine settimana
in cui, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Mondiale del
lavoro a maglia in pubblico.
Lo Yarn bombing, letteralmente "bombardamento di filati", è
un movimento nato in Texas nel 2005 con l'artista Magda Sayeg,
che ha lanciato questa particolare forma di arte da strada,
capace di generare un risultato sorprendente, per il fortissimo
impatto cromatico e l'empatia generata da una manualità alla
portata di tutti, eletta a forma d'arte.
A Barzanò le opere saranno esposte lungo un circuito che
abbraccia il centro del paese: sono maxi realizzazioni che
ricoprono intere facciate di edifici, fino a lavori più piccoli
, installati anche in sospensione.
Le opere sono tutte nuove e inedite, inviate appositamente
per l'edizione 2023. Dove possibile, è anche stato fatto un
lavoro di riciclo per salvaguardare e valorizzare la materia
prima impiegata e il lavoro svolto, stravolgendo completante
l'opera e regalandole una nuova veste. Il recupero. In piazza
Mercato, durante i tre giorni, è prevista la realizzazione di
una installazione collettiva in progress per la quale saranno
utilizzati fiori di ogni colore e dimensione portati dai
partecipanti o fatti in diretta. I lavori sono giunti anche da
ogni parte d'Italia e dall'estero: Francia, Spagna, Germania,
Svizzera, Gran Bretagna, Austria, Polonia, Belgio, Finlandia,
Svezia, Malta, Lussemburgo, Ucraina, Carolina del Sud e altri
Stati. L'evento può essere seguito su Instagram
"yarnbombingbarzano" e Facebook "Yarn Bombing Barzanò"
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