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'Flesh to flesh', quell'infinita vertigine dell'essere carne

'Flesh to flesh', quell'infinita vertigine dell'essere carne

Progetto espositivo a Palazzo Hercolani Bonora di Bologna

BOLOGNA, 31 gennaio 2024, 16:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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'Flesh to flesh', ovvero "quell'infinita vertigine dell'essere carne e del suo divenire nel mondo". Palazzo Hercolani Bonora di Bologna, in via Santo Stefano, ospita da oggi al 3 febbraio un progetto espositivo a cura di Domenico de Chirico: la mostra collettiva comprende opere di Alma Heikkilä, Andrea Loi, Beatrice Alici, Carlo Cossignani, Christa Joo Hyun D'Angelo, Diana Orving, Fabio Perino, Ipnose Studio, J&PEG, Mariano Franzetti. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Silaw-Studio legale e Zefyro srl. "Qui il toccare, inteso metaforicamente come sentire in generale, si sposta verso il concetto di contatto materico - spiega de Chirico - Ciò che ne consegue è un tripudio stupefacente di immagini, talvolta intime talaltra ecumeniche, come frutto della risposta corporea a tutti gli stimoli imponderabili che sovente la vita ci regala o a cui inaspettatamente ci sottopone. Un approccio estremamente sensitivo che eleva l'impeto creativo a materia in cui affondare". "Siamo fatti di carne in un mondo di carne, corpi in un mondo di corpi, laddove il corpo stesso - sottolinea il curatore - si fa portavoce da un lato di uguaglianza e unicità e dall'altro di un'ambiguità irriducibile e vulnerabile, di un'intrinseca dicotomia che, al contempo, lo rende sia attore sia spettatore. Trattandosi di una filosofia dell'identità che salva le distanze, le contiguità e le differenze, concepire un mondo fatto di carne vuol dire intendere finanche la pietra di siffatta sostanza, poiché è solo così che l'insieme delle cose appare essere multiforme e complice".
   

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