Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nasce alla Sanità la coop La Sorte, gestirà monumenti quartiere

Nasce alla Sanità la coop La Sorte, gestirà monumenti quartiere

Giovani per Jago Museum, Chiesa Cristallini e Cappella Bianchi

NAPOLI, 13 febbraio 2024, 14:31

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nasce nel rione di Napoli Sanità la cooperativa "La Sorte", costituita da giovani del quartiere. La prima Cooperativa di Comunità di Napoli rappresenta un momento rinascita dei monumenti storici del quartiere e gestirà lo Jago Museum, la Chiesa dei Cristallini e la Cappella dei Bianchi, che ospita la scultura Figlio Velato.
    La nascita della Cooperativa La Sorte vede protagonista un gruppo di dodici amici e soci fondatori, dai 22 ai 28 anni, pronti a contribuire alla rinascita del Rione Sanità. I membri fondatori sono infatti giovani che hanno effettuato un percorso di formazione e di rinascita turistica del loro quartiere e seguiranno un modello di innovazione sociale in cui sono i cittadini di una comunità che si organizzano per diventare produttori e fruitori di beni o servizi. Il processo di sviluppo e di rigenerazione sociale e culturale sperimentato al Rione Sanità dal sacerdote don Antonio Loffredo, spiegano i promotori, ha visto sempre di più proliferare cooperative e associazioni di giovani che, attraverso il lavoro, l'arte e la cultura, hanno trasformato fatto di un quartiere popolare di Napoli, una delle mete turistiche più apprezzate in città. È su questo modello, portato avanti dalla cooperativa La Paranza attraverso la gestione delle Catacombe di Napoli, che prende forma La Cooperativa La Sorte: un gruppo di giovani che condivide il sogno di valorizzare quei beni comuni che, ancora nell'ombra perché dismessi o abbandonati, fanno parte dello straordinario patrimonio storico artistico e culturale del Rione.
    Dopo un anno di formazione fornita dalla Paranza, la Cooperativa La Sorte è pronta ad occuparsi della gestione e della cura di alcune tra le chiese più affascinanti del Rione Sanità, offrendo ai napoletani e ai turisti esperienze di visita che mettono in relazione "l'abitante temporaneo", il turista, con la comunità locale. Si parte dalla Chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi, riaperta al pubblico lo scorso maggio dopo decenni di chiusura e di abbandono grazie ad una convenzione tra la Parrocchia di Santa Maria della Sanità e il Fondo Edifici Culto (FEC). La chiesa oggi accoglie lo Jago Museum con alcune delle opere dello scultore contemporaneo. La riapertura al pubblico e il recupero del complesso religioso sono stati possibili grazie al progetto "Luce al Rione Sanità" promosso dalla Cooperativa La Paranza con il sostegno di Fondazione Con il Sud e Fondazione di Comunità San Gennaro EF insieme a Intesa Sanpaolo, che ha l'obiettivo di illuminare il Rione Sanità.
    "Siamo sempre stati spettatori - spiega afferma Emanuele Russo, presidente della Cooperativa La Sorte - di un cambiamento, abbiamo sempre colto le opportunità che La Paranza offriva ai ragazzi del territorio e siamo stati educati a seguire i valori di fratellanza e crescita collettiva. Il capitale umano di cui si parla è un seme che viene coltivato attraverso le attività educative e lavorative. C'è bisogno di molta dedizione per far sì che quei semi diventino dei fiori in grado di dare dei frutti. Oggi abbiamo la possibilità di restituire tutto ciò che ci è stato donato e di essere parte di questo cambiamento insieme a tanti altri".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza