Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Antartide, nei ghiacci le tracce delle pandemie passate

Antartide, nei ghiacci le tracce delle pandemie passate

I primi contatti tra americani ed europei causano cali della CO2

07 marzo 2024, 15:31

di Benedetta Bianco

ANSACheck

Ghiacci in Antartide (fonte: Christopher Michel. da Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le pandemie del passato hanno lasciato tracce del loro passaggio anche nei ghiacci antartici: i campioni estratti nel continente, infatti, che permettono di ricostruire la storia climatica della Terra andando a ritroso nel tempo, mostrano diminuzioni della CO2 in concomitanza con le epidemie che si scatenarono in seguito ai primi contatti tra i nativi americani e gli europei, durante il XVI e XVII secolo.

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e guidato dal British Antarctic Survey, la popolazione umana è diminuita così tanto in seguito alle malattie che molte aree sono probabilmente state abbandonate, consentendo alla vegetazione di ricrescere e di assorbire grandi quantità di anidride carbonica. I ricercatori guidati da Amy King hanno cercato di riconciliare i risultati contrastanti ottenuti da due diverse carote di ghiaccio estratte in Antartide: mentre una mostra una brusca diminuzione dei livelli di CO2 nell’atmosfera avvenuta in un periodo di circa 90 anni, il cui punto più basso viene raggiunto intorno al 1610, l’altra evidenzia invece un declino più graduale che si estende anche oltre nel corso del XVII secolo. Per risolvere la disputa, gli autori dello studio hanno esaminato una terza carota di ghiaccio, estratta tra 2018 e 2019 nella parte occidentale dell’Antartide, concentrandosi sulla sezione che copre un arco di tempo tra il 1454 ed il 1688. I risultati indicano che i livelli di CO2 sono effettivamente diminuiti, in particolare dal 1516 al 1670, ma si è trattato di un calo più graduale.

“Ciò corrobora gli scenari di riorganizzazione su larga scala dell’uso del territorio nelle Americhe – commentano i ricercatori – in seguito al contatto tra Nuovo e Vecchio Mondo”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza