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Da Warhol a Banksy, la regina Elisabetta versione pop art

Da Warhol a Banksy, la regina Elisabetta versione pop art

The Queen ha ispirato tanti artisti

15 settembre 2022, 19:55

Redazione ANSA

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Banksy Queen Elizabeth - RIPRODUZIONE RISERVATA

Banksy Queen Elizabeth - RIPRODUZIONE RISERVATA
Banksy Queen Elizabeth - RIPRODUZIONE RISERVATA

Icona del nostro tempo, protagonista di opere d’arte, omaggiata e criticata dai più celebri artisti internazionali , i riflettori sulla regina Elisabetta II rimangono accesi anche dopo la sua scomparsa (l'8 settembre 2022) continuando a raccontare un’epoca densa di avvenimenti politici, economici e culturali che ha attraversato non soltanto il Regno Unito ma il mondo intero. 
Tra i tanti artisti ad averla celebrata, uno tra i primi è stato l’italiano Piero Annigoni chiamato ad eseguirne un ritratto nel 1955. Quando Annigoni si vide recapitare dalla Worshipful Company of Fishmongers,una lettera in cui gli si commissionava l’opera, sulle prime pensò si trattasse di uno scherzo. In realtà quello fu il primo di una lunga serie di ritratti che decretarono il successo dell’artista come valentissimo ed insuperabile pittore di volti e di figure, e a quell’opera ne succedettero poi molte altre come quelle eseguite a ritrarre John Fitzgerald Kennedy o Giovanni Paolo XXIII. “Oggi, a Buckingham Palace, primo incontro con la Regina. Emozione intensa, invincibile, che perdura. Non dimenticherò questo giorno”.Così ricorderà Annigoni nei suoi diari quell’incontro.
A partire dagli anni ’70 la Regina Elisabetta II è stata protagonista, a volte anche suo malgrado, di moltissime opere pop o dissacranti. Nel 1977 per l’anno del giubileo d’argento della regina, l’artista e attivista anarchico inglese Jamie Reid la raffigurò sulla copertina dell’album “God Save The Queen” dei Sex Pistols, una delle immagini punk più iconiche di tutti i tempi. Ne esistono alcune varianti, ma la più celebre è quella in cui la foto in bianco e nero della regina si staglia sullo sfondo della bandiera della Union Jack. A coprire la bocca e gli occhi della Regina è apposto il titolo dell’album e il nome della band con caratteri tipografici che sembrano essere ritagliati da un quotidiano, come a voler simulare una lettera di riscatto. Dell’opera ne esiste anche una versione in cui in perfetto stile punk la bocca della regina è cucita con una spilla da balia mentre gli occhi hanno due svastiche.
Anche il genio pop Andy Warhol ha dedicato alle regine regnanti una serie di serigrafie di cui una tra le più note è proprio dedicata alla Queen Elizabeth II. Tra i contemporanei a ritrarla anche K-Guy, londinese di nascita, un artista che da anni ha conquistato i media per la sua arte dissacrante e non convenzionale e che nelle sue serigrafie dal titolo “Cruel Britannia” raffigura la monarca con le mani a coprire gli occhi. Un esplicita allusione alle ombre che hanno attraversato il regno di Elisabetta II e al ruolo dell’Inghilterra negli anni dell’imperialismo. Le opere di K-Guy, artista di punta della Galleria d’arte romana Restelliartco. sono visibili in una mostra temporanea che si terrà in Galleria fino alla fine di ottobre dedicata proprio alla sovrana più longeva della storia. All’interno della mostra sarà ospitata anche la “Fluo Queen” dell’italiano Fabio Ferrone Viola, in cui i materiali da riciclo che l’artista ama utilizzare conferiscono alla regina un indubbio tocco pop. Non poteva infine mancare il contributo di Banksy che nella sua città, Bristol, omaggia la regina con un graffito in cui appare truccata come Ziggy Stardust. 

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