'Adotta una statua' è l' appello
che offre la possibilità di partecipare al recupero di un'opera
scultorea unica a Napoli: presentato nella Chiesa di
Monteoliveto conosciuta come Sant'Anna dei Lombardi il progetto
di restauro e avvio del 'cantiere aperto' del gruppo scultoreo
in terracotta del Compianto di Guido Mazzoni (1492). Il
capolavoro rinascimentale è composto da sette figure a grandezza
naturale disposte intorno al Cristo adagiato a terra. Alcuni dei
reali aragonesi compaiono nelle vesti dei personaggi. È ancora
possibile adottare alcune delle statue (ciascuna per un valore
di circa 15mila euro) o contribuire con una erogazione liberale
a Friends of Naples per raggiungere i 100mila euro, parte dei
quali già raccolti. "Ringrazio innanzitutto la Soprintendenza e
i nostri sponsor per l'impegno comune per il restauro del
Compianto - ha dichiarato Alberto Sifola Presidente di Friends
of Naples. Ci auguriamo che questa presentazione possa essere un
volano per far aderire nuovi donatori all'iniziativa e adottare
altre statue del monumento in modo da consentirci di completare
il restauro, preservando un'opera artistica di inestimabile
valore nella città di Napoli. Vi invitiamo a unirvi a noi in
questo importante sforzo di tutela del nostro patrimonio
culturale. La vostra generosità farà la differenza nel
salvaguardare la bellezza e la storia della nostra amata città".
Nella Sacrestia Vecchia affrescata dal Vasari sono intervenuti
anche Luigi La Rocca, DG Archeologia belle arti e paesaggio del
MiC e Rita Falanga, dell'Arciconfraternita di Sant'Anna e San
Carlo Borromeo dei Lombardi. Primi mecenati sono stati Banca di
Credito Popolare, Fondazione Emiddio Mele, Orazio e Sveva de
Bernardo e Rossopomodoro. L'intervento, che durerà fino al
prossimo autunno, a cura di DAFNE Restauri, e con il supporto di
Coop4Art e Officina dei Talenti prevede il restauro conservativo
del gruppo scultoreo, l'inserimento di basamenti ad azione
antisismica, la realizzazione di un nuovo impianto di
illuminazione. Il progetto è stato redatto d'intesa con la
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Napoli. Il
gestore del sito, la cooperativa sociale ParteNeapolis, grazie
ai fondi PNRR, realizzerà anche un progetto di abbattimento
delle barriere architettoniche.
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