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Giornata del riciclo, 9% degli italiani non abile sul vetro

Giornata del riciclo, 9% degli italiani non abile sul vetro

Coreve, tra gli errori più comuni l'inserimento di bicchieri

ROMA, 18 marzo 2024, 10:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nonostante l'Italia abbia già raggiunto con 10 anni di anticipo il target di tasso riciclo fissato dall'Europa per il 2030, il 9,1% degli italiani ammette di non essere sufficientemente abile nel riciclare il vetro e tra i giovani la percentuale di chi non si dà un voto sufficiente sale al 18%. Emerge da uno studio commissionato da CoReVe, il consorzio per recupero del vetro, e condotto da AstraRicerche su un campione di circa 1500 persone.
    Tra gli errori più comuni che gli italiani commettono c'è l'inserimento nella raccolta del vetro dei bicchieri (71%), dei vetri delle finestre (42,9%), del cristallo (22,9%). Due italiani su 10 conferiscono insieme al vetro anche lenti per gli occhiali e il 14% le lampadine. Oggetti in porcellana come tazze e tazzine e pirofile in borosilicato finiscono nella raccolta del vetro nell'8% dei casi.
    A livello territoriale, sono gli abitanti delle regioni del Sud a darsi la valutazione più bassa, giudicando la propria abilità nel riciclo del vetro nel 12% dei casi insufficiente.
    Tra queste spicca la Campania con un 13%.
    Nelle regioni del nordest sono i bicchieri a finire più spesso nella raccolta del vetro (70%), mentre le lampadine e gli oggetti di cristallo finiscono nelle campane più frequentemente nelle regioni del sud. Vetro borosilicato e porcellana traggono in inganno più frequentemente gli abitanti delle regioni del nord ovest.
    La mappa generazionale invece vede i giovani commettere errori più spesso nel conferire cristallo e lenti per gli occhiali (citati nel 32% dei casi) e oggetti di ceramica (14%) mentre il borosilicato che trae in inganno l'11% dei 55-70 enni, nella raccolta dei giovani è presente solo nel 6% dei casi.
    Nel rilevare che il vetro è riciclabile all'infinito, il presidente di Coreve Gianni Scotti spiega che "solo aumentando la qualità della raccolta possiamo contribuire a ridurre il peso dei rifiuti sull'ambiente, migliorare l'efficienza dell'economia circolare del vetro e aumentare i ricavi dei nostri Comuni".
   
   

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