Scuola, sanità, casa. Sono queste le
infrastrutture sociali prioritarie individuate da Cdp nelle sue
Linee guida strategiche di settore. Con posti negli asili nido
per meno di un bambino su quattro tra zero e due anni, l'80%
delle scuole primarie del Mezzogiorno senza mensa e oltre il 60%
degli edifici scolastici in zone ad elevato rischio di terremoti
non adeguato alla normativa anti-sismica, l'Italia "sconta forti
carenze nelle infrastrutture dell'istruzione" e nelle
infrastrutture dell'abitare, si legge infatti nel documento
messo a punto da Cassa depositi e prestiti. Sono circa 3 milioni
le famiglie (il 15% della popolazione) in difficoltà nel
sostenere spese per l'accesso alla casa o il suo mantenimento.
Le linee guida settoriali indicano gli ambiti prioritari di
azione. Per le infrastrutture sociali questi sono tre:
l'istruzione, la casa e la sanità. In quest'ultimo settore,
l'Italia registra "risultati virtuosi" rispetto agli altri paesi
europei, nonostante le forti eterogeneità sul territorio.
Secondo i dati riportati dal documento, per esempio, i cittadini
residenti nel Mezzogiorno presentano una probabilità doppia di
riportare bisogni di esami medici non soddisfatti e una
possibilità di accedere a posti letto in strutture ospedaliere
inferiore del 40% rispetto ai cittadini residenti nelle altre
regioni.
Le linee guida strategiche identificano quindi gli interventi
prioritari per la Cassa: sull'istruzione, si va dal
potenziamento degli asili nido alla riqualificazione degli
edifici scolastici anche con progetti di demolizione e
ricostruzione; per la sanità, il focus è sulla rimodulazione
dell'offerta di servizi sul territorio, sull'adeguamento
ecologico e digitale degli immobili e sullo sviluppo di
strutture di long-term care; per la casa, infine, all'aumento
dell'offerta di alloggi sociali a canone calmierato si unisce lo
sviluppo di soluzioni abitative per categorie in crescita come
gli studenti fuorisede o i giovani lavoratori.
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