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Proxima Fusion, nuovi fondi per accelerare su energia pulita

Proxima Fusion, nuovi fondi per accelerare su energia pulita

Raccolti altri 20 milioni di finanziamenti per stellarator

ROMA, 10 aprile 2024, 15:52

Redazione ANSA

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Proxima Fusion, nuovi fondi per accelerare su energia pulita - RIPRODUZIONE RISERVATA

Accelerare verso l'energia pulita e la costruzione della prima generazione di impianti di energia da fusione basati su stellarator quasi-isodinamici (Qi) con superconduttori ad alta temperatura. Questo l'obiettivo del nuovo finanziamento raccolto da Proxima Fusion, la società nata come primo spin-out dell'Istituto Max Planck per Fisica del Plasma (Ipp) dove l'italiano Francesco Sciortino è Co-Fondatore e Ceo. A meno di un anno dal round pre-seed di 7,5 milioni di euro ha così raccolto altri 20 milioni in finanziamenti seed.
    L'operazione sosterrà la start-up con sede a Monaco verso la costruzione della prima generazione di impianti di energia da fusione basati su stellarator quasi-isodinamici (Qi) con superconduttori ad alta temperatura.
    Gli stellarator Qi promettono una fonte di energia pulita, sicura e praticamente illimitata.
    "Abbiamo base a Monaco - spiega Sciortino raggiunto dall'ANSA - perché facciamo leva sull'esperienza e i risultati del Max Planck, e particolarmente dello stellarator W7-X, al momento lo stellarator più avanzato al mondo, per poter andare oltre portando avanti il sogno di chi lo ha costruito e sviluppare nuovi sistemi per produrre e vendere energia pulita che siano economicamente sostenibili per il mercato e contribuire a disegnare il futuro. Vogliamo diventare il campione europeo della fusione e auspichiamo di poter lavorare molto anche con l'Italia".
    Come sottolinea Proxima, la scienza dietro questa classe di dispositivi di confinamento magnetico per fusione è oggetto di ricerca da più di sei decenni; tuttavia, raggiungere condizioni per creare energia sostenibile e commercialmente vantaggiosa con la fusione rimane una sfida. "Siamo convinti - conclude il Ceo e co fondatore - che il modo migliore per realizzare la fusione sia attraverso gli stellarators. Centrali a fusione che lavoreranno con atomi di idrogeno pesante, con potenze e densità di energia talmente alte da rendere il paragone con i combustibili fossili una cosa ridicola: fondendo l'equivalente di un cucchiaino di idrogeno, la densità di energia che ne deriva potrebbe essere simile a 11 tonnellate di carbone".
   
   

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