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Sequestro impianti Prati di Tivo: D'Angelo, 'Finori compri'

Sequestro impianti Prati di Tivo: D'Angelo, 'Finori compri'

Vertice di Gst con i soci per interpretare ordinanza Tribunale

PIETRACAMELA, 30 marzo 2023, 18:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Finori compri gli impianti di Prati di Tivo", così il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D'Angelo, con tono tra serio e provocatorio, sull'ordinanza che ha disposto il sequestro dei beni mobili e immobili della Gran Sasso Teramano spa (Gst) a Prati di Tivo e Prato Selva, emessa dal giudice del Tribunale di Teramo, Silvia Fanesi, in attesa del giudizio di merito sulla vendita, mai perfezionata, all'imprenditore Finori, ex gestore.
    Proprio a Marco Finori è stata, inoltre, affidata la custodia giudiziaria e gestione dei beni, fino alla sentenza. Il sequestro nelle intenzioni del giudice serve a evitare la cessione dei beni a terzi, essendoci una bozza di contratto di acquisto di quei beni vincolante a favore di Finori.
    L'ordinanza arriva inaspettatamente, dopo che la Gst era rientrata in possesso della seggio-cabinovia, riconsegnata da Finori, da pochi giorni. "Per noi il fine è quello di riattivare gli impianti per il bene della comunità, è quasi più semplice di quello che appare. Lunedì è già fissata una riunione per fare il punto con gli altri soci e cercare di capire i termini della sentenza." La seggio-cabinovia è fuori dal sequestro degli impianti di risalita, non essendo stata oggetto di contenzioso, ma ancora non è chiaro se il giudice attribuisce a Finori anche la gestione di questo impianto, di proprietà della Provincia.
    "Siamo al lavoro con gli avvocati per capire quale sia l'interpretazione della sentenza, anche, per quanto riguarda l'ambito della gestione", da ciò dipenderanno anche le scelte da fare per la gestione della seggio-cabinovia.
    "Oltre al danno anche la beffa", così il sindaco di Pietracamela, Antonio Villani, commenta la ordinanza di sequestro degli impianti. "La seggio-cabinovia, che è stata riconsegnata dalla ditta Finori lo scorso 21 marzo, è stato tenuto in ostaggio fino a fine stagione, dopo doltre due anni di inattività, contribuendo alla situazione drammatica dell'economia locale", denuncia il Sindaco, " che vede alberghi chiusi e solo tre o quattro ristoranti ancora aperti a intermittenza. Questa sentenza è un'altra doccia fredda, in vista della stagione estiva".conclude Villani. La stazione sciistica di Prati di Tivo è l'unica presente sul versante teramano del Parco del Gran Sasso Monti Laga.
   

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