"Villa Mosca non è mai stato il
sito scelto dal Comune di Teramo per il nuovo ospedale. I soldi
ci sono perché li mette la Regione, ad oggi sono disponibili 120
milioni di euro", così il presidente della Regione Abruzzo,
Marco Marsilio oggi a Teramo nella sala Fagnano della ASL,
intervenendo sulla polemica in atto del sito del nuovo ospedale
di Teramo.
All'incontro con la stampa erano presenti anche Maurizio Di
Giosia, direttore generale della Asl e Nicoletta Verì assessore
alla Sanità della Regione. Marsilio ha ripercorso l'iter del
progetto, partito prima del suo mandato." Dal mese di luglio io
e l'assessore stiamo incontrando a fasi alterne il Sindaco
D'Alberto per cercare di dotare Teramo, come le altre città
d'Abruzzo, di un nuovo ospedale", continua Marsilio.
"Il comune di Teramo non ha mai individuato il sito di
Villamosca come sito, come dimostrano le carte", sottolinea
Marsilio. "Io non vengo a fare l'ospedale in un luogo diverso da
quello che desidera la città, ma mai c'è stato un momento di
chiarezza in cui il Sindaco abbia fatto chiarezza sul sito
dell'ospedale. Ci sono diverse tesi sulla ipotesi di
realizzazione del nuovo ospedale come quella del ristrutturare
il vecchio ospedale o farlo nuovo. Si può operare qualsiasi
scelta, ma bisogna dirlo".
Il presidente della Regione ipotizza il sito di Piano d'Accio
come la soluzione possibile per tempi di realizzazione veloce,
sicurezza e qualità tecnologica. Viceversa un adattamento di
quello di Villa Mosca comporterebbe tempi lunghi e gravi disagi
per l'utenza e per il corpo sanitario, fino a minore sicurezza
sismica e avanzamento tecnologico. Per quanto rinnovabile, un
ospedale vecchio sempre tale rimane. "Se il Comune di Teramo
vuole il sito di Villa Mosca il Comune lo dica con chiarezza e
si prenda la responsabilità delle proprie scelta, non si cerchi
la scusa della mancanza di fondi, perché dei fondi se ne occupa
la Regione", ribadisce Marsilio. "Noi abbiamo cacciato i
faccendieri e riportato il progetto in una procedura pubblica,
respingendo tre project financing economicamente insostenibili,
presentati sotto la presidenza D'Alfonso. I soldi che mancano,
oltre al finanziamento ministeriale, lo coprirà la Regione con
il mutuo".
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