Una delle controllate del gruppo
Signa, il colosso immobiliare austriaco finito in stato di
insolvenza, ha trasferito più di 300 milioni di euro a due
entità controllate dalla famiglia del suo fondatore René Benko
prima che il conglomerato del real estate collassasse. Signa
Development, una delle società che supervisionava gli
investimenti del gruppo, ha prestato 125 milioni a Laura Finance
Holding Gmbh e altri 190 milioni a Laura Holding Gmbh, come
parte di ingenti deflussi di denaro lo scorso anno, scrive il
Financial Times. Si tratta di filiali della Fondazione Laura di
Innsbruck, in Austria, fondazione di cui non si conoscono i
beneficiari ma di cui si sa, grazie ai registri pubblici
austriaci, che è controllata dalla madre di Benko, Ingeborg e
che porta il nome della figlia di Benko. Oltre ai pagamenti alle
società Laura, Signa Development ha trasferito centinaia di
milioni di euro ad altre entità del gruppo Signa. In base alla
dichiarazione di insolvenza di Signa Development,
l'amministratore non prevede di recuperare nulla. Il fallimento
di Signa, il caso più eclatante delle difficoltà che sta vivendo
il mercato immobiliare europeo a causa degli alti tassi di
interesse, rischia di costare perdite miliardarie agli istituti
di credito che negli anni hanno finanziato l'indebitato impero
di Benko.
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